Iraq riemerge una città di 3.400 anni fa per la siccità del fiume Tigri

Il cambiamento climatico, che sia presunto o reale poco mi importa in questo contesto, porta alla luce un’antica città mesopotamica, nell’attuale Iraq. Si tratta probabilmente della città scomparsa di Zakhiku, situata nella regione del Kurdistan iracheno. Ecco tutta la storia del suo ritrovamento e quello che fino ad ora sappiamo a riguardo.

Zakhiku è un’antica città di 3.400 anni, che è ritornata alla luce nella Provincia di Kemune, nel Kurdistan zona attualmente irachena. Un tempo questa florida cittadina si affacciava sulle sponde del Tigri ed era una cittadina portualeche venne sommersa con la costruzione della diga di Mosul, tra il 1981 e il 1984. Della città non erano mai stati fatti studi particolarmente approfonditi e pertanto non si erano anche avallate ipotesi specifiche. Si crede che la città irachena sia un antico insediamento o borgo risalente all’Impero di Mittani che controllava gran parte della Mesopotamia settentrionale e della Siria nel suo periodo più florido.

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La siccità ed il cambio del clima fanno riemergere ovunque storia rimossa o sconosciuta anche in Iraq

A causa dell’estrema siccità recentemente sopraggiunta, la popolazione che vive nel territorio dell’antica Zakhiku è stata costretta a prelevare ingenti quantità idriche dal bacino per irrigare i campi. Questo ha fatto sì che il livello dell’acqua si abbassasse velocemente, rivelando le sorprese archeologiche ormai dimenticate.

Gli archeologi hanno quindi tramutato una situazione emergenziale in un’occasione propizia per scavare nel sito, intuendo da subito che si potesse trattare di un importante centro dell’Impero dei Mittani. Lo scavo è stato guidato dal Presidente dell’Organizzazione per l’archeologia del Kurdistan, Hasan Ahmed Qasim, accostato da Ivana Puljiz dell’Università di Friburgo e Peter Pfälzner dell’Università di Tubinga ed è partito nel 2022, ma solo a fine 2023 e i primi del 2024 sta cominciando a circolare seriamente la scoperta.

L’antica Zakhiku torna alla luce

Nel 2018 una aprte dello scavo attuale era già riemerso e gli espertiin quell’occasione avevano scoperto un palazzo, prima che le acque sommergessero di nuovo il sito cancellando tutto. Tra gennaio e febbraio del 2022 sono riusciti a individuare una grande struttura fortificata con torri e alte mura ed è emersa una fortificazione costituita da una cinta muraria di fango. Alcuni tratti sono alti diversi metri e le mura sembrano essersi ben conservate nonostante siano rimaste sott’acqua per oltre 40 anni.

Realizzate in mattoni di fango essiccato al sole, le mura furono ricoperte da un rivestimento protettivo dopo il terremoto che distrusse la città nel 1350 a.C., queste si sono quindi mantenute perfettamente nel tempo, persino nei quasi 40 anni so’ttacqua.

Oltre alle mura, sono state rinvenute una costruzione gigantesca a più piani – gli archeologi credono fosse un edificio di stoccaggio, destinato alla conservazione delle merci – e un opificio: entrambi sono da far risalire all’epoca dell’Impero di Mittani, 1550–1350 a.C.  Sul sito sono stati rinvenuti cinque vasi di ceramica: al loro interno oltre 100 tavolette cuneiformi, patrimonio importantissimo che dovrà essere schedato e tradotto, riferibili al periodo medio assiro, quindi da collegare a uno stato della civiltà successivo alla catastrofe naturale che ne delineò la fine.

Conclusioni

Gli studiosi sono impegnati nella decifrazione delle tavolette d’argilla: Peter Pfälzner ha dichiarato il suo stupore di fronte allo stato di queste ultime, perfettamente conservate, intatte dopo decenni sott’acqua e migliaia di anni di esposizione all’aria ed all’erosione di sabbia e pioggia. Eppure il livello del bacino si sta nuovamente risollevando, sommergendo ancora una volta i ruderi della città, chissà quando potrà essere nuovamente studiata e quali nuove opere verranno ritrovate, nella speranza che trovino una soluzione permamente che aiuti l’archeologia, ma sorattutto la popolazione locale. Soprattutto riguardo all’emergenza idrica, che rischia di far abbandonare i luoghi di nuovo.

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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