Frammenti di astronave aliena o di meteorite interstellare? Il progetto Galileo li trova nel fondo del Pacifico

Il 30 giugno 2023 il Team del Progetto Galileo ha recuperato frammenti di astronave aliena? Vediamo cosa dice il suo capo e in cosa consiste la scoperta.

L’astronomo ed ex professore di Harvard Avi Loeb ha recentemente dichiarato che il suo team ha trovato minuscole sferule metalliche, che personalmente mi ricordano quelle degli Urali di diversi anni fa. Sembra che la composizione di questi frammenti suggerisca un’origine extrasolare e quindi aliena, ma per il Progetto Galileo si tratta di tecnologia alena.

Loeb ha pubblicato la notizia lo scorso 21 giugno nella sua Pagina Web, includendo in diverwsi scritti presenti, alcune interessanti foto a testimonianza di ciò che hanno trovato e quello che hanno recuperato. Si tratta di alcuni strani minuscoli oggetti per lo più sferici o simil sferici, di appena circa 0,3 millimetri. E continua ad aggiungere immagini ai dati raccolti.

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Nel 2014, un oggetto interstellare ha attraversato i cieli della Terra come una meteora ad altissima velocità, per poi schiantarsi nell’Oceano Pacifico vicino alla Papua Nuova Guinea. Inutile dire che se si fosse schiantato il lunghissimo Oumuamua nel 2017, avrebbe probabilmente estinto l’umanità o gran parte di essa. Loeb, sostiene l’origine aliena di quest’ultimo oggetto interstellare ed ora sta setacciando il fondale oceanico con il suo staff ed un grande magnete per cercare di raccogliere più frammenti possibili e naturalmente prove decisive.

L’astronomo ha trovato finora pezzi di filo, minuscoli frammenti di alluminio, cenere vulcanica e misteriose sferule metalliche. Se i primi venissero confermati appartenere al meteorite interstellare schiantotosi nel 2014, saremmo davanti alla prova che si trattava di tecnologia e ovviament enon di questo sistema stellare.

Prove aliene?

Avi Loeb si trova a bordo della nave Silver Star con la sua squadraper cercare tracce di quella che viene chiamata CNEOS 2014-01-08 (IM1), ampiamente consideratala prima meteora interstellare conosciuta, anche se la seconda per importanza dopo Oumuamua.

L’oggetto precipitato nell’oceano Pacifico, entrò nell’atmosfera terrestre l’8 gennaio 2014 alle 17:05:34 UTC, solcando i cieli della gigantesca isola di Papua Nuova Guinea con una velocità stimata di 45 chilometri al secondo. Sembra che la meteora sia esplosa  nella stratosfera a quasi 19 chilometri di altezza. Le stime dicono che si sia frantummata ad un centinaio di chilometri dalla costa dell’isola di Manus. L’evento rilasciò un’energia equivalente a 110 tonnellate di tritolo. 

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Cosa strana ma confermata, alcuni dei dati dell’evento, in praticolar modo della sua traiettoria furono tenuti segreti dal DoD (Dipartimento della Difesa) facendo alimentare sospetti, anche leciti di un insabbiamento per questioni UFO. Proprio per questi fatti, lorigine dell’oggetto è stata confermata solo di recente e fino a poco tempo fa era rimasta sconosciuta. 

Vorrei sottolineare, che nel mentre potrebbero aver fatto sparire di tutto in loco. Il Progetto Galileo ha ricevuto finanziamenti per oltre un milione di dollari per recuperarne i frammenti a 1,7 chilometri di profondità nel fondale oceanico, non credo che troveranno più che qualche altra briciola.

La ricerca di Loeb per i resti dell’oggetto è iniziata il 14 giugno 2023. L’ex Professore aveva lavorato in precedenza, insieme al collega ricercatore Amir Siraj, per restringere l’area di ricerca all’interno della zona di 120 chilometri quadrati definita dalle coordinate rilasciate dal DoD a soli 16 chilometri quadrati.

Sferule in fondo al mare?

Finora, il team ha trovato più di 15 oggetti, incastonati nella cenere vulcanica. Sono davvero minuscoli, la maggior parte è di circa 0,3 millimetri di diametro e altri sono leggermente più piccoli.

È difficile identificare visivamente o separare con una pinzetta sferule inferiori a 0,25 millimetri, quindi stiamo usando una maglia di queste dimensioni“, spiega il team.

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Loeb stima che la rottura della meteora abbia prodotto almeno 10.000 sferule più grandi di un quarto di millimetro.

Dato che la larghezza della slitta [magnetica] in scala metrica è circa mille volte inferiore alla larghezza del campo [di detriti] previsto per IM1, ho stimato che IM1 deve aver prodotto circa diecimila sferule più grandi di un quarto di millimetro. Questo numero concorda con il valore atteso da un modello teorico dettagliato che ho pubblicato un anno fa con gli studenti Amory Tillinghast-Raby e Amir Siraj“, ha scritto Loeb. Inoltre, potrebbe esserci anche polvere di IM1 mescolata alla cenere vulcanica.

In uno dei post più recenti del suo diario di Bordo, Avi Loeb ha dichiarato che la sferula più grande trovata finora, ha un diametro di 0,6 millimetri, il doppio delle altre ed è il miglior candidato per capire di cosa si tratta. Loeb ha anche scritto che, non essendo sicuri sulla natura del ritrovamento, hanno eseguito una prima analisi di fluorescenza a raggi X (XRF). I risultati hanno mostrato principalmente ferro e oligoelementi utilizzati nei semiconduttori.

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Questa sfera dall’aspetto di emoji alieno faceva parte di un circuito elettronico?“, si chiede Loeb. Ovviamente saranno necessarie analisi di follow-up.

Sferule simili sono già state trovate prima nei luoghi di grandi impatti meteorici ma queste sembrano avere una composizione particolare e differente dal solito. Secondo l’analisi iniziale, Loeb ha dichiarato:

Abbiamo trovato una composizione prevalentemente di ferro con un po’ di magnesio e titanio ma senza nichel. Questa composizione è anomala rispetto alle leghe prodotte dall’uomo, agli asteroidi noti e alle fonti astrofisiche familiari“. Eppure il nichel è comune nei meteoriti del Sistema Solare: “Più del 95% di tutti i meteoriti contiene metallo ferro-nichel (FeNi). Di conseguenza, i meteoriti hanno concentrazioni di nichel che sono molto maggiori di quelle di quasi tutte le rocce terrestri“.

Quando la spedizione sarà finita e l’imbarcazione agli ormeggi, Loeb farà analizzare le sferule e tutto l’altro materiale ritrovato nei laboratori di Harvard.

Sferule Aliene

Attenzione però, Loeb, per quanto molto preso dalla questione e spesso pronto a fare dichiarazioni abbastanza eccessive ed azzardate, non sta dichiarando (apertamente) che queste sferule siano frammenti di un’astronave aliena ma solo che provengono da un oggetto interstellare e quindi alieno.

Complessivamente, le notevoli scoperte delle sferule IM1 da parte del nostro team aprono una nuova frontiera di scoperta per la composizione materiale delle meteore interstellari. Questa frontiera potrebbe gettare nuova luce sull’evoluzione dei sistemi esoplanetari e sulla possibile esistenza di oggetti spaziali tecnologici di altre civiltà. Lo spirito collaborativo e il cameratismo stabiliti attraverso questa missione di successo hanno gettato solide basi per le successive spedizioni della stessa squadra negli anni a venire“.

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Conclusione

Loeb al momento non si sbilancia troppo, ma ha qualcosa in testa, sono comunque ocnvinto che l’interesse del DoD è giustificabile solo se c’è il concreto rischio che si trattasse di un astronave aliena, anche s eposos giustificare la cosa, come un tentativo eventuale di accaparrarsi di minerali rari e qualche scoperta scentifica da tenere segreta, in ogni caso, rimango convinto che si siano portato via eventuali cose importanti, lasciando indietor proprio i frammenti che il Professore sta trovando.

Mi fa un poco sorridere il ruolo che questo scienziato va acquisendo nel tempo, mi ricorda molto il dott. Bishob di fringe, che stranamente aveva insegnato proprio ad Harvard, dove aveva anche il laboratorio. Portrmo comunque essere davanti ad una scoperta incredibile, che si tratti di astronave o più verosimilmente di mataeriali nuovi, ma se venisse confermato che ci sono parti di superconduttori e filamenti, la cosa potrebbe prendere una piega completamente differente e forse inaspettata.

Vedi anche il seguente articolo: Scoperte astronomiche incredibili passate in sordina

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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