Re Artù tra: realtà, leggenda o mito?

Tra i re più famosi al mondo c’è ne uno che tende a spiccare sugli altri, soprattutto nella cultura europea, Re Artù. La sua storia ha catturato l’immaginazione delle persone per secoli, fondendo storia e mitologia in un arazzo di incanto. Ma tra i cavalieri della storia a cavallo con i miti, storie cavalleresche, tra Feudi, ordini e quant’altro, le regole della cavalleria più romantica e le ricerche mistiche delle narrazioni, la domanda rimane: Re Artù era una figura storica o un prodotto del mito e della leggenda?

La leggenda di Re Arthurius è incentrata sul mitico regno di Camelot e sui suoi nobili Cavalieri della Tavola Rotonda. Mentre il suo Mito è incentrato sulla Dama del Lago, la Spada della Terra, la ricerca del Sacro Graal e l’Isola di Avalon.

alla-corte-di-re-artu Re Artù tra: realtà, leggenda o mito?

Si dice che Re Artù fosse un romano o meglio un britanno divenuto comandante romano, che abbia brandito la leggendaria spada Excalibur donatagli dalla Dama del lago, che abbia così unito il regno, difendendolo dagli avversari, in particolare dal suo infido nipote Mordred. Insieme alla sua regina, Ginevra, e al potente mago Merlino, Re Artù incarna gli ideali di onore, coraggio e giustizia, ma anche di amore incondizionato verso il proprio popolo e i propri sudditi. In alcuni miti e leggende la sua figura è legata al Pendragon, famiglia a cui appartiene, quindi ad ancestrali draghi e poteri terreni magici, nonchè ad un’antica civiltà druidica la cui stonehange sarebbe stato luogo di culto ancetrale.

Prove storiche dell’esistenza di Re Artù

Mentre la leggenda arturiana è stata immortalata nella letteratura e nel folklore, le prove storiche dell’esistenza di un vero re Artù sono sfuggenti, ma presenti. I primi riferimenti ad Artù compaiono in antichi testi gallesi, come gli scritti dello storico del IX secolo Nennio e l’epopea medievale “La storia dei re d’Inghilterra” di Geoffrey di Monmouth. Tuttavia, questi resoconti sono intrisi di leggenda e mancano di una documentazione storica concreta a priori, cosa che a mio avviso non inficia la storicità, ma soltanto ci impedisce di arrivare alle radici della stessa.

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La ricerca della vera identità di Re Artù ha affascinato studiosi e storici nel corso dei secoli. Alcune teorie suggeriscono che Artù potrebbe essere stato un guerriero celtico o un leader romano-britannico che combatté contro gli eserciti sassoni invasori nel periodo altomedievale.

Altri propongono che Arthur sia una fusione di varie figure storiche o un simbolo di orgoglio e unità nazionale. Le scoperte archeologiche hanno fornito indizi intriganti ma nessuna prova definitiva dell’esistenza di Re Artù. La ricerca di Camelot, la leggendaria corte di Artù, continua a sfuggire agli storici. Tuttavia, il fascino duraturo della leggenda arturiana parla della sua profonda risonanza all’interno della coscienza collettiva.

Una tra tutte lo descriverebbe come un gigante di oltre 230 cm seppellito in una ormai scoperchiata e distrutta chiesa.

Cosa rappresentà Re Artù?

Che Re Artù fosse un sovrano in carne e ossa o una creazione immaginaria, la sua eredità rimane un simbolo di cavalleria, eroismo e ricerca di una società giusta. La leggenda arturiana ha ispirato innumerevoli opere d’arte, letteratura e cinema, diventando parte integrante del patrimonio culturale delle isole britanniche e non solo. Nel regno di Re Artù, la storia si intreccia con la mitologia, offuscando i confini tra realtà e finzione. La leggenda di Arthur funge da testimonianza del potere duraturo della narrazione e dell’eterna ricerca di nobili ideali.

Personalmente credo si tratti di un grande guerriero realmente esistito su cui sono state costruite gesta mitiche o leggendarie più o meno veritiere maricche di particolari inventti ed esagerati per arricchire la simbologia esoterica e culturale di stampo religioso in una zona ancora semi selvatica e ricca di culti della natura come le isole britanniche.

Conclusioni

Mentre esploriamo l’enigma di Re Artù, entriamo in un mondo in cui verità e immaginazione si intrecciano, lasciandoci riflettere sul fascino senza tempo di questa figura leggendaria. In conclusione, la leggenda di Re Arturius continua ad affascinare la nostra immaginazione, tessendo un arazzo di cavalieri, castelli e ricerche del Santo Graal. Mentre le prove storiche di un vero Re Artù rimangono ancora poche e quelle presenti sono spesso in contraddizione tra di esse.

I miti e gli ideali duraturi associati al suo nome ci ricordano il potere della narrazione e il desiderio senza tempo di eroi e leggende che modellano la nostra identità collettiva, ispirandosi a racconti norreni e saghe sui nibelunghi, cosa poi ripresa anche dalla corona britannica in epoca moderna e dai nazisti nella II G.M.. Non dobbiamo dimenticare che la presunta epoca della sua esistenza combacia con la dissoluzione delle legioni romane dell’isola e la discesa dei pitti e degli scoti verso sud. Ma coincide anche con l’era d’oro dell’intramontabile fascino delle culture druidiche e naturalistiche onnipresenti fino all’avvento dei culti religiosi occidentali e l’epoca del dominioo eclesiastico sui regni di bretoni, sassoni e danesi.

Per quanto rigarda i miti legati alla spada della roccia, si rifanno a diversi fatti storici, le cui ispirazioni arrivano persino da località italiane in Toscana e Sicilia. La città isola di Avalon è invece retaggio chiaramente scandinavo/vichingo e ricorda l’isola degli Dei o Valhalla o il monte Olimpo dei Greci. Cercherò di esporre ed approfondire le storie su Avalon in un altro articolo in un futuro prossimo.

Vedi anche l’articolo: Abbazia di Thèlema

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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