Perché le radiazioni cosmiche non hanno ucciso gli astronauti andati sulla Luna?

Il livello di radiazioni nelle fasce di Van Allen è davvero molto alto, questo accade per specifici motivazioni, ma non è così alto come piace dipingerlo ad alcuni cospirazionisti che negano lo sbarco sulla Luna. Forse perchè devono portare acqua al proprio mulino, usano spesso dati vecchi, foto discutibili, ecc.. Io stesso negli anni sono stato e sono ancora un Complottista-Cospirazionista, ma mi attengo ai fatti, cerco le prove e quando debbo esporre ipotesi e tesi le discuto come tali e non come prove e dati di fatto. ricordiamoci sempre di dividire le due cose se non vogliamo apssare per ignoranti, creduloni o altro.

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Per chi non dovesse averlo studiato o non ne ha mai sentito parlare, l’atmosfera terrestre e il campo magnetico servono a proteggerci dalle letali radiazioni cosmiche che altrimenti ci estinguerebbero e dalle eruzioni solari, che creerebbero un effetto forno a micronde arrostendoci tutti quanti. Tale protezione fuori da esse, nello spazio profondo, però non esiste. Inoltre, a causa dell’effetto del campo magnetico terrestre, in alcune aree vicino al nostro pianeta, la quantità di radiazione è molto più alta rispetto a quelle che possiamo trovare sulla superficie della Luna, come mai? Perchè le fasce di Van allen deviano queste impedendone l’arrivo diretto sul suolo, ma rendendo le fasce una canalizzazione di radiazioni. 

Ma come è possibile che gli astronauti delle missioni lunari siano sopravvissuti a tali radiazioni passando dentro le fasce? Questo è uno dei tanti enigmi della Luna di cui vi parlerò, anche se non è un vero e proprio enigma. Scopriamolo insieme.

Radiazioni cosmiche

Esistono due tipi di radiazioni nel cosmo: la radiazione galattica meglio conosciuta come radiazione di fondo o radiazione cosmica, che è costituita da particelle che provengono dall’esterno del sistema solare e quindi da altre fonti non appartenenti a questo sistema stellare chiamato Sol, ovvero il nostro sistema stellare e la radiazione solare, che consiste principalmente in protoni emessi dal Sole. Questi li conosciamo come vento solare.

I raggi cosmici sono particelle di energia molto elevata che penetrano facilmente nel campo magnetico terrestre. Per fortuna, l’atmosfera della Terra ne assorbe la stragrande maggioranza, quindi ci protegge da una grave esposizione ad esse. La maggior parte delle particelle del vento solare non può invece attraversare il campo magnetico perché non sono  abbastanza veloci e quindi non arrivano nemmeno nella parte dell’atmosfera che ci serve per la sopravvivenza, anche se a volte passano.

Cinture o fasce di Van Allen

Tutte le particelle che non attraversano il campo magnetico finiscono per ruotate intorno al pianeta fino a disperdersi gradualmente, ma la loro continuinitò le rende comunque sempre forti. A causa di questo fattore la Terra è circondata da fasce di radiazioni, dove queste sono più potenti che fuori da esse, le fasce di Van Allen. 

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Da questo fattore nasce la voce del complotto NASA, che vuole l’impossibilità del loro attraversamento e quindi la prova schiacciante e definitiva che non siamo mai andati sulla Luna; ma è così?

Qualche dettaglio in più

Su quale fascia cadrà una particella in movimento, dipende dalla sua: carica, massa ed energia quando colpisce il campo magnetico terrestre. A prima vista le fasce hanno la forma di un toroide e questo è ben visibile nelle illustrazioni. La parte interna ha una densità massima a un’altitudine di circa quattromila chilometri mentre quella più esterna raggiunge la sua massima densità ad un’altitudine di circa diciassettemila chilometri, sono quindi spazi molto ampi da attraversare e qui le tesi complottistiche si rafforzano, almeno sulla carta, infatti le missioni stesse e i dati moderni dicono altro.

Esse sono infine inclinate rispetto all’asse di rotazione terrestre e hanno una struttura molto complessa, per esempio varia lo spessore a seconda del punto della Terra. La forma e la densità delle cinture dipendono dall’attività solare, che le comprime e deforma e persino dall’attività umana, per esempio con esplosioni nucleari, esperimenti atmosferici, ecc, per cui la loro configurazione cambia continuamente, anche se si mantiene sempre con la sua forma più in generale. Tuttavia, tra la cintura interna e quella esterna esiste sempre una zona sicura larga circa seimila chilometri, dove le radiazioni sono più accettabili e che rende i viaggi meno rischiosi e la permanenza meno lunaga.

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La quantità di radiazioni nelle fasce di Van Allen

Il livello delle radiazioni nelle fasce di Van Allen è davvero alto, su questo non ci sono dubbi, ma non è così alto come spesso detto da alcuni cospirazionisti tra cui molti di quelli che negano lo sbarco sulla Luna e da cui in questa occasione prendo larghe distanze.

Se mandi una persona senza protezione a volare direttamente nella cintura di Van Allen, riceverà una dose pericolosa di 1 Sievert in pochi giorni e una dose letale di 5 Sievert in un paio di settimane di volo, ma parliamo di stazionamento e non di attraversamento. Un fattore importantisismo e non unico.

Ovviamente il tempo esatto di esposizione dipende dall’orbita specifica e soprattutto dall’attività del Sole, per esempio cambia molto in caso di forti eruzioni solari, ma una dose pericolosa non può essere assorbita in un solo giorno, in nessun caso (parlaimo sempre di attraversamento).

Era quindi ovvio che si dovevano prendere precauzioni per proteggere gli Astronauti e quindi per ridurre al minimo l’effetto delle radiazioni all’interno delle fasce, le traiettorie di volo di tutte le missioni Apollo, tranne la 14° che sperimentò nuova rotta, aggiravano la fascia di radiazione interna, quella più pericolosa e attraversavano solo quella esterna, meno pericolosa, nelle regioni meno dense di esse e alla massima velocità raggiungibile, determinando in questo modo un viaggio più rapido, più sicuro e con meno assorbimento possibile di radiazioni.

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CAUSA O PRATICA MEDICA. DOSE EQUIVALENTE. Fondo naturale di radiazione annuo (media) 2,4 mSv. Massima dose di fondo naturale annuo (Ramsar) 260 mSv. radiografia convenzionale. 1 mSv. TAC, tomografia computerizzata. 3 ~ 4 mSv. PET, tomografia ad emissione di positroni. 10 ~ 20 mSv. Scintigrafia. 10 ~ 20 mSv. Radioterapia. 10 ~ 40 Sv. G.FANELLI 2010.

Poche ore di permanenza ed esposizione

Il viaggio attraverso le fasce di Van Allen per gli astronauti diretti sulla Luna ha richiesto poche ore: circa 3,5 ore nel viaggio di andata e circa 2,5 ore sulla via del ritorno, per un totale di sole 6 ore di permanenza nelle fasce per ogni viaggio completo di andata e ritorno.

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Per raggiungere la Luna e tornare a casa sani e salvi, gli astronauti delle missioni Apollo non hanno solo assorbito due volte le radiazioni delle fasce di Van Allen, ma hanno anche dovuto superare l’enorme distanza dalla Terra alla Luna con l’esposizione ai raggi cosmici, che paradossalmente sono meno forti, così come quelle sulla superficie della Luna.

Un volo del genere durante il programma Apollo durava circa sei giorni in tutto. Gli astronauti come fanno oggi, hanno dovuto lavorare in orbita e sulla superficie della luna per diversi giorni, aumentando i rischi. Il tempo totale delle missioni Apollo è stato da 8 a 12 giorni a missione. Pertanto, gli equipaggi sono rimasti esposti alle radiazioni per un periodo lungo, ma non eccessivamente pericoloso. Vi chiederete lecitamente quindi come mai, essi non sono stati danneggiati fisicamente?

GraySievertRontgenBequerelCurieRutherfordRadRem Perché le radiazioni cosmiche non hanno ucciso gli astronauti andati sulla Luna?
MISURA LA DOSE ASSORBITA. Gy = J × Kg-1 (UNITA’ S.I.) MISURA DEL DANNO. Sv = J × Kg-1 (UNITA’ S.I.) MISURA RADIAZIONE IONIZZANTE. (NO S.I.) MISURA DELL’ ATTIVITA’ DEL RADIONUCLIDE. Bq = 1dis × s-1 (UNITA’ S.I.) MISURA DELL’ATTIVITA’ DEL RADIONUCLIDE. Ci = 3,7 × 1010 Bq (NO S.I.) Rd = 106 Bq (NO S.I.) MISURA LA DOSE DI RADIAZIONE ASSORBITA. Rad = 0,01 Gy (UNITA’ S.I.) MISURA LA DOSE DI RADIAZIONE EQUIVALENTE. Rem = Rad × Q (UNITA’ S.I.) G.FANELLI 2010.

Protezioni per gli astronauti

In realtà, gli astronauti avevano protezione contro le radiazioni nelle tute, ma soprattutto, siccome l’intera nave non poteva essere rivestita con uno spesso strato di metallo, che non l’avrebbe fatta decollare per via del peso, si provvedette con altre misure precauzionali. Quindi vennero schermate le parti dove si trovavano gli astronauti. Le capsule Apollo avevano una protezione dalle radiazioni sotto forma di 25 mm di alluminio. Anche il modulo di comando, dove si piazzano gli astronauti durante le fasi critiche, era ulteriormente protetto da acciaio, con uno spessore da 18 a 69 mm, che funge anche da schermo contro il calore, ovviamente non da solo, ci sono vari rivestimenti.

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Cerano anche altre precauzioni importanti da tenere conto, per esempio, in caso di eruzione solare e di brusco aumento del livello di radiazione, gli astronauti dovevano chiudersi nel modulo di comando e continuare il viaggio lì dentro fino alla fine del pericolo e se necessario fino alla fine del viaggio, cosa che credo sia anche successa.

Grazie a tutte le precauzioni prese su: scafo, tute e accorgimenti vari, le radiazioni assorbite dagli astronauti, a seconda della missione, ha variato da 1,6 a 11,4 milliSievert, un dato molto rassicurante; vediamo il perchè. 

Conclusioni

La dose standard di radiazioni assorbibili prima di subire danni è di 50 milliSievert all’anno. Questo standard è stabilito come norma per le persone che lavorano con le radiazioni sulla terra, vedi per esempio zone contaminate, centrali nucleari ecc., e che è considerata sicura. Ovvero 4-5 volte in più di quelle assorbite dagli astronauti.

Pertanto, attraversare la cintura di Van Allen è completamente sicuro per viaggiare per poco tempo dalla Terra allo spazio e viceversa, l’importante è non stazionarvi dentro a lungo, passarla quindi velocemente e non restarvi in orbita per non subire danni. Ovviamente non bisogna nemmeno attraversarla di continuo, altrimenti si accumulerebbero le radiazioni nocive nell’organismo, questo è infatti uno dei motivi per cui gli astronauti si davano il cambio e spesso non partecipavano per uanni a missioni. Ed anche questa prova mossa contro chi sostiene che non siamo mai andati sulla Luna, viene meno, non amo fare l’avvocato del Diavolo, ma mi piace fare chiarezza e parlare di dati quando questi sono disponibili.

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Vedi anche il video precedente:

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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