L’acqua nel sistema solare e le implicazioni sulla vita
In questo articolo del 2010 anticipavo molte scoperte avvenute negli anni da parte delle scienze ufficiali sulla presenza dell’acqua tra i pianeti del Sistema solare.
Da molti anni ormai ci siamo abituati ad una scienza negazionista, scettica e spesso troppo prudente nonchè a scienziati che sempre negano l’evidenza e fanno marcia indietro sulle loro stesso scoperte, alla faccia di un informazione corretta e libera, che sempre meno si manifesta a favore invece di propaganda e scetticismo inutile.
Per fortuna però ci sono sempre ricercatori e scienziati indipendenti o semplicemente sinceri non solo che informano concretamente, ma che elaborando magari teorie importanti, comprovandole nonostante le critiche e discrediti nei loro stessi confronti da parte dell’establishment scientifico, alcuni di questi poi tengono un elenco di indagini e dichiarazioni scientifiche, di tutte le scoperte (giorno per giorno e non solo delle loro, ma anche quelle di enti governativi), rendendo praticamente innegabili alcuni fatti assodati ormai da anni, ma che continuano ad essere negati ufficialmente, per esempio che la vita può esistere senz’acqua o che l’acqua è praticamente ovunque.
Sin dai primi anni di lanci di sonde nello spazio al di fuori dell’orbita terrestre, si è capito che l’acqua non è un elemento così raro nell’universo, siamo però stati abituati all’idea che l’acqua è un elemento indispensabile per la nascita la formazione e la sopravvivenza della vita stessa, in realtà sappiamo perfettamente che non è proprio così e che recenti ed innegabili scoperte provano che la vita si può sviluppare da altri elementi e questa potrebbe non aver addirittura bisogno nè dell’acqua, nè dell’ossigeno; ma non sono qui per parlare di questo, voglio invece esporvi una parte del capolavoro di Zecharia Sitchin “l’altra Genesi”.
L’altra Genesi
Chi non conosce i suoi testi potrà dire cosa c’entra l’autore delle traduzioni sugli Anunnaki e Nibiru con l’astronomia alla ricerca dell’acqua e della vita? Voglio subito rispondervi dicendo che, l’autore di molteplici libri e ricerche basa i suoi testi anche sulle conoscenze astronomiche del momento e nel libro in oggetto fa un uso incredibile di queste scoperte, citando per ogni cosa i nomi degli scienziati che le hanno fatte, le date degli annunci, le sonde che avrebbero dato delle prove, nonchè di tutto il materiale che avrebbe portato ad conclusione della tesi a favore di fatti. In pratica, il fatto che all’interno del nostro sistema solare l’acqua (in varie forme) è una costante comune.
Per il momento lasciamo da parte tutte le implicazioni sulla genesi dell’uomo e di altre forme di vita terrestri e tralasciamo anche la genesi planetaria del nostro sistema solare, altro soggetto importante del testo di Sitchin, infatti al momento mi interessa soltanto l’incredibile mole di dati scientifici elencati minuziosamente dallo stesso Autore nel suo libro ed in particolar modo nel capitolo terzo.
L’altra Genesi è un testo che tutti dovrebbero leggere, Sitchin conferma nel capitolo di nostro interesse, che i racconti biblici ebraici ed i testi a cui si ispirano, che in ordine inverso dal più recente al più antico passano rispettivamente da assiri, babilonesi e sumeri, che a sua volta avrebbero tradotto testi ancora più antichi, vengono scientificamente convalidati dalla scienza di questi anni, ma questo non si deve sapere e deve rimanere per lo più segreto di pochi. Se questi scritti (bibbia inclusa) vengono considerati testi scientifici e mitologici e non solo religiosi, tutto prende un aspetto differente.
Venere e Marte
Andiamo al dunque, in questo capitolo vediamo che:
Venere un tempo aveva acqua in superficie, questa secondo gli scienziati della NASA poteva arrivare a coprire buona parte del pianeta con una profondità media di 6 metri, oggi nonostante l’incredibile clima venusiano ricco di anidride carbonica all’inverosimile (da analisi delle sonde) risulta, che possiede nell’atmosfera una percentuale di elementi, che confermano, che in passato ci fosse acqua e qualcuno sostiene che nel sottosuolo, anche se in quantità irrisorie, ci potrebbe ancora essere sottoforma di vapori.
Per quanto concerne Marte, è ormai assodato che possiede acqua ghiacciata in uno dei poli, sappiamo che sin dagli anni 80 si ipotizza che il pianeta fosse un tempo completamente ricoperto da acqua, secondo alcuni scienziati di quegli anni, che lavorarono per il JPL, si tratta di 300 metri di acqua (se pur per un breve periodo, ‘milioni di anni’) avrebbe ricoperto l’intero pianeta.
Successivamente ad un evento incognito ma decisamente catastrofico, le acque di Marte si sarebbero in gran parte evaporate, con un effetto serra simile a quello di Venere ma decisamente minore. Questo evento avrebbe portato il pianeta a creare una struttura di superficie del tutto simile alla Terra, con laghi fiumi e forse piccoli oceani e si teorizzava ancora, che in alcune zone l’acqua fosse profonda addirittura oltre i 6 km.
Alcune di queste tesi furono prima smentite ed oggi riportate in voga da studi che affermano con assoluta certezza, che un tempo scorressero fiumi di acqua sulla superficie marziana e che ancora oggi ci sia una grande massa di acqua fangosa nel sottosuolo marziano, concentrata in un area precisa, grande circa il doppio del nostro Mar Mediterraneo.
Giove e Saturno
Giove è un gigante gassoso, con al suo interno una parte massiccia e densa, quindi solida, ovviamente è improbabile che sulla sua superficie ci possa essere acqua liquida, anche se improbabile non significa però impossibile. A noi però interessa il fatto che alcune lune del gigante posseggono acqua ghiacciata ed in alcuni casi si ipotizza addirittura che esse siano totalmente o quasi composte da questo elemento.
Vediamo di chiarire la cosa e per farlo andiamo per ordine:
La luna Io, la più vicina al pianeta, ha un intensa attività vulcanica e da esami fatti dalle sonde risulta una piccola percentuale di vapore acqueo che fuoriesce dai coni vulcanici (quindi tracce di acqua), in oltre la sua superficie, sembra che un tempo sia stata scavata da acqua.
Quando Sitchin scrisse il libro, esso ci esponeva che all’epoca degli anunnaki la superficie di Europa fosse ricoperta da ghiacci leggermente rovinati in superficie da spaccature ecc., esattamente come oggi dice anche la scienza. negli ultimi anni però, abbiamo scoperto ancora di più su di essa, infatti sappiamo con certezza che l’intera superficie di Europa è ricoperta da uno strato di ghiaccio d’acqua profondo alcuni km e che sotto di esso, ci sia un oceano di acque relativamente calde ed un’attività vulcanica sottomarina che potrebbero essere un vero e proprio habitat naturale indipendente.
Continuando a parlare di satelliti di Giove si evince che anche Callisto e Ganimede siano ricoperti da una poltiglia fangosa di ghiaccio.
Saturno è invece un caso incredibile, praticamente su questo bellissimo pianeta non c’è luna di dimensioni importanti a non essere ghiacciata o completamente ricoperta di ghiaccio fino in profondità, vediamo in dettaglio alcune di esse: Giano, Mimas, Encelado, Teti, Dione e Rea (Rhea), ovvero tutti i satelliti interni, sono totalmente composti o quasi, da ghiaccio, oggi sappiamo anche da nuove scoperte che alcuni di essi come per esempio Rhea potrebbero ospitare microorganismi.
Giapeto è invece essenzialmente una palla di ghiaccio con un poco di roccia al centro (parole testuali sia del libro che dell’annuncio della NASA), Titano ha un atmosfera (anche se composta da idrocarburi) e sotto di essa una superficie spessa cento km di ghiaccio e sotto di questo ghiaccio un mare ribollente.
In realtà anche tutti gli anelli di Saturno sono composti principalmente da ghiaccio di acqua e secondo le sonde che sarebbero passate vicine ad essi, i blocchi che li compongono varierebbero di dimensione tra il masso e la grandezza di una casa, con alcuni casi di pulviscolo misto roccioso e di particelle di ghiaccio; possiamo quindi dire che intorno a saturno si trova una quantità incredibile di ghiaccio d’acqua.
Urano e Nettuno
Nei precedenti capitoli del libro, Sitchin ci parla anche della superficie ricoperta di acqua liquida a temperature inimmaginabili, ma compressa e per tanto non evaporata per via della pressione atmosferica e dell’attrazione gravitazionale degli stessi pianeti Urano e Nettuno.
A tal proposito mi chiedo quanti di voi sanno che Urano e Nettuno hanno masse grandi più di quanto pensato ed una componente gassosa molto inferiore rispetto a Giove e Saturno; ma la cosa più importante e che i due pianeti extra saturniani, non hanno solo oceani di acqua, ma una vera e propria atmosfera (peccato che vi siano tempeste continue con venti di 1200/1400 km orari).
Recenti scoperte in oltre (ovviamente successive di 20 anni o più alla stesura del libro), dichiarano che anche nella superficie di Giove e Saturno si presume che esista acqua almeno in micro percentuali sottoforma di vapori; si sa anche che nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove si registra la presenza di pulviscolo di ghiaccio; così come l’intera nube di Oort (ai confini del sistema stellare del Sole) sia composta principalmente da corpi gelati di Acqua e metano.
Lacqua delle comete e la nube di OOrt
Non dimentichiamo che le comete che provengono da questa nube sono tutte in gran parte o totalmente fatte di ghiaccio e che all’interno della fascia di Oort negli ultimi anni siano stati individuati parecchi planetoidi composti totalmente di ghiaccio per esempio Quaolar e Sedna; ed ancora non dimentichiamo nemmeno, che anche la nostra arida luna (Selene) presenta all’interno dei suoi crateri circa 30000000 di metri cubi di acqua allo stato ghiacciato (stime della NASA), probabilmente (ma non certo) venuto da impatti cometari.
Vedi anche l’articolo sugli Anunnaki e la regina Puabi
Conclusioni
In conclusione, dopo aver costatato che la vita nell’Universo si può formare anche in assenza di acqua, se noi non tenessimo in considerazione questo importante fattore, avremmo comunque un incredibile quantità di possibilità che la vita sia esistita ed esistain molti altri posti all’interno del nostro sistema solare, ovviamente rispetto alla nostra amata Terra (Gaia).
Una recentissima notizia sembra addirittura sostenere che su Europa potrebbe essersi sviluppata vita intelligente, infatti il più importante ingegnere ed astrofisico russo Boris Rodinov esperto mondiale di oleodotti, avrebbe elaborato con il suo staff la teoria secondo cui le strutture tubiformi che si intravedono sotto il ghiaccio (o nel ghiaccio) della luna in questione, sono sicuramente strutture artificiali del tutto simili agli oleodotti terrestri, ma grandi centinaia o migliaia di metri, probabili tunnel di una civiltà extraterrestre.
Altri fattori della superficie della luna europa in oltre, avrebbero una logica spiegazione seguendo questa via, lo staff dell’ingegnere ed astrofisico russo infatti avrebbe mandato un dettagliato fascicolo alla NASA, che avrebbe immediatamente risposto che anche loro stanno vagliando la stessa teoria.
Ad oggi non ci sono tracce evidenti di civiltà e prove a supporto di questa iptesi, ma ci sono sempre più prove che ci spossa esser vita su questa incredibile luna.
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