Allan Hills 84001 e la vita nel nostro sistema solare

Nel 1985 viene ritrovato un meteorite in Antartide. Questo viene chiamato “Allan Hills 84001” e viene subito catalogato come uno dei meteoriti più importanti mai ritrovati. La peculiarità di questa roccia è, che è ottimamente conservata nei Ghiacci antartici e il suo contenuto: batteri di origine extraterrestre, per la precisione provenienti da Marte, come anche il frammento meteorico stesso.

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I batteri del meteorite Allan Hills 84001

Nel 2005 l’università delle Hawaii dichiara ufficialmente, che questo non solo, è un meteorite marziano con batteri marziani; ma stabilisce addirittura, che proviene dall’area marziana di “Valles Marineris”, che è stranamente una delle aree più studiate dalla NASA del pianeta rosso.

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Il meteorite Allan Hills 84001

Dalla scoperta del meteorite e dalla sua rivelazione al mondo, sostanzialmente l’Ente spaziale americano tace. Non si pronuncia per niente sulla questione; ad oggi (2009) escludendo la voce universitaria hawaiana, gli unici ad essersi sbilanciati sulle origini del meteorite stesso, sono stati gli scrittori/scienziati del “Sun”. Questi sostengono, che nel meteorite marziano, è racchiusa la prova che su Marte è esistita la vita (almeno quella batterica). Sostengono anche che tre miliardi e mezzo di anni fa, la superficie marziana era simile a quella della Terra dello stesso periodo, poi i pianeti avrebbero preso strade evolutive divergenti.

Ritrovamento reale o bufala?

Qualcuno sostiene che sia tutto una bufala; il mondo è però diviso a riguardo. La maggior parte delle persone ignora o non è interessata all’argomento, creando di fatto, il pretesto a chi vuole speculare in campo spaziale o è interessato a nascondere le verità. Questo spinge chi se ne interessa a studiare i fossili del meteorite in totale segreto.

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Il viaggio di Allan Hills 84001

La scoperta di questo meteorite riaprì il dibattito sulla vita passata e presente sul “Pianeta Rosso”, dibattito chiuso dopo le delusione delle sonde Viking1 e Viking2 e di altre sonde. Effettivamente dopo la scoperta del meteorite, non solo è cresciuto l’interesse verso Marte e la ricerca di acqua e vita su di esso, da parte di tutte le agenzie spaziali più importanti; ma ci sono state tutta una serie di missioni robotizzate atte al prelievo e l’analisi e di campioni. Le missioni poi hanno avuto la possibilità di fotografare dettagliatamente il tutto, spostandosi sul terreno. Contemporaneamente hanno inviato sonde, che hanno mappato nei minimi dettagli la superficie del pianeta. Il tutto ha poi lanciato una vera e propria nuova corsa al Pianeta rosso.

Voci su Marte

Sono sempre più incalzanti le voci che vogliono il pianeta più simile al nostro, tra quelli del nel nostro sistema solare, ad essere stato abitato da microorganismi e non solo batterici. Essi potrebbero addirittura, essere ancora presenti.

Qualcuno sostiene anche, che su Marte ci sia o ci sia stata vita intelligente e subito viene criticato. Ma questa operazione di critica, non è mai supportata da prove concrete del contrario. Non è novità che le foto siano manomesse prima di essere esposte al gran pubblico o addirittura falsificate, come ammesso dalla stessa NASA su foto da studio dello sbarco lunare, che non sarebbero mai potute essere altrimenti così nitide.

Mentre su Marte le notizie si fanno sempre più interessanti, e si avanzano teorie di confine, sempre più scientifiche; passano poco osservate altre notizie, alcune addirittura rimosse dai media e bisogna anche considerare che il sistema solare non è fatto solo da pianeti, ma anche da lune, asteroidi, comete ecc.. (Negli anni sono state infine confermate alcune mie teorie anche su Europa, Ganimete, Titano e Callisto).

Le lune possono ospitare la vita almeno quanto i pianeti

Per prima cosa vi dico da subito che nel nostro sistema solare, sono state fin’ora scoperte oltre 140 lune (oggi sono almeno 180) orbitanti tra i nove pianeti ufficialmente riconosciuti (oggi Plutone è stato declassato a planetoide). Probabilmente anche Plutone e Caronte (il suo satellite) erano un tempo lune di un altro pianeta, ma strappati dalla loro orbita antica si misero in assetto in una nuova, completamente sbagliata per i calcoli astronomici. Plutone va infatti contro tutti i criteri degli altri pianeti, ed è l’unico astro esterno del sistema solare ad essere solido e non gassoso. Oltre d esso esistono in realtà tutta una serie di planetoidi importanti, come Quaolar, Eris, Sedna ed altri, alcuni di dimensioni significative, uno addirittura completamente fatto di ghiaccio (oggi questi corpi si contano a decine).

Tra le lune del nostro sistema, ve ne sarebbero alcune adatta alla vita, Titano, Europa, Tritone e forse anche Ganimede; si sa per certo, che sotto la crosta di Europa, ci sia un oceano di metano, questo potrebbe ospitare vita, anche se differente dalla nostra. Nella luna è presenta una certa attività vulcanica. Su Tritone ultimamente si è parlato di probabile vita silicea.

Vita esclusivamente a base carbonio?

Se vi ricordate anni a dietro si sosteneva, che potesse esistere vita solo a base di carbonio come la nostra. E che la dimostrazione di questo, stava nello stesso sviluppo della vita sul nostro ecosistema di miliardi di anni. Una dozzina di anni fa (al 2009), uno scienziato (biologo marino) ha scoperto, che nei fondali marini, dentro le fosse oceaniche vivono batteri e vermi che resistono a temperature di oltre 260 gradi. Praticamente condizioni impossibili per la vita come noi la intendiamo. Poi fu scoperto che esistono nei fondali, specie animali a base di fosforo. Quindi alla fine, se tiriamo le somme, la vita non è più cosi difficile che esista in forme chimiche e biologiche diverse dalla nostra. Oggi si sostiene che potrebbe esistere in altri mondi vita fosforica ed addirittura silicea.

siamo davanti ad un lento abituare all’esistenza di vita e mondi abitabili nello spazio?

Siamo sicuri che in questo lento informare, gli studiosi, non abbiano già certezze e che non sia tutto un unico disegno informativo o disinformativo?

Perchè nessuno si chiede: come si stacca un pezzo di roccia marziano (Allan Hills 84001) con tanto di batteri? Come questo viene espulso in direzione della Terra a velocità elevata, tanto da subirne l’attrazione gravitazionale? Ed arrivato qui, essa lo abbia fatto piombare nel suolo antartico, come il meteorite che conosciamo?

Perché nessuno riflette sul fatto che tra Marte e Giove c’è una fascia di asteroidi? E che questa, probabilmente si è formata nello stesso periodo a cui risale il meteorite? Se così fosse, non sarebbe opportuno pensare che l’evento cosmico che ha formato la fascia di asteroidi, sia legato a quello che ha trasformato Marte?

Articolo del 2009

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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