Il racconto e l’esperienza di MM
Questo articolo ci parla del racconto e l’esperienza di MM, è risale al 2010, da qualche anno stavo raccogliendo testimonianze e studiando casi di abduction ed alcuni legami con fenomeni paranormali collegati come quello dei voladores. Oggi vi ripropongo questo mio vecchissimo articolo, che all’epoca mi costo la temporanea sospensione del blog e minacce provenienti dall’Austria da account autodistruggenti di un servizio che garantisce l’anonimato. Nel mentre le mie conoscenze sui fenomeni, i casi e le statistiche sono ovviamente aumentate e si sono anche affinate. Ma questa storia è non solo ancora valida, ma la ritengo molto importante. Leggi anche il racconto di T.
Premessa
Qualche tempo fa conobbi una bellissima modella di origine slava, simpatica ma soprattutto intelligente. Questa modella era molto interessata al fenomeno ufologico e in particolar modo agli alieni e l’esobiologia. Questa ragazza di 30 anni con cui non sono più in contatto ormai da mesi (ora sono molti anni), per motivi personali legati a sospetti di frode (sospetti tra l’altro condivisi anche con altri amici comuni), mi ha raccontato a riprese una storia che sapeva dell’incredibile ed a tratti sembrava proprio una bufala, ma vedremo successivamente che in alcune cose potrebbe coincidere con particolari di altri racconti di altre persone, che non l’hanno mai conosciuta e nemmeno ne hanno mai sentito parlare.
Per correttezza personale ed anche professionale tengo da subito a sottolineare, che questa storia non può essere provata, che è basata totalmente su racconti fatti telefonicamente e via chat e che le credenziali della persona, che ha raccontato gli eventi oggi sono messe seriamente in discussione, così come la sua stessa vera identità.
Il suo nome però non essendo più in contatto con essa, rimarrà inviolato; identificheremo per tanto la modella, nel racconto, col nome di Martina (nome totalmente fittizio), oppure semplicemente con la lettera M o MM. Purtroppo non possiamo nemmeno usare il soprannome che lei stessa usa, poiché con esso molti la identificherebbero immediatamente (perché più conosciuta con il soprannome che non col vero nome).
Il primo incontro
Da qualche hanno Martina, conosce un uomo di nome Roberto, questo conosciuto in chat è diventato un ottimo amico e confidente, almeno fino a quando non hanno deciso di conoscersi per davvero. Il primo appuntamento però lascerà molti interrogativi nella mente di Martina. Il primo incontro avviene in un Pub in provincia di Milano, a metà strada tra Milano dove vive M, e la città dove vive Roberto (l’uomo che Martina decide di conoscere). La serata procede normalmente tra l’imbarazzo del primo appuntamento. Ma la scioltezza nel conoscere nuove persone di Martina ha la meglio. Questa da buona modella ed intrattenitrice si presenta vestita in modo molto provocante ed un po Dark (tacchi a spillo, pizzi ovunque, minigonna, una scollatura incredibile e trucco perfetto).
Accade la sera
Nella seconda parte della serata tra una risata e l’altra ed un cocktail ed un altro, Martina decide di uscire a prendere un pò d’aria fuori per fumarsi una sigaretta.
Sono le ore 01:30 circa e Roberto è rimasto dentro a chiacchierare completamente disinteressato a MM, con gli amici di lei, incontrati in loco sembra per caso e presentatigli da ella stessa.
Martina è fuori per strada e si sta accende una sigaretta, quando con la coda dell’occhio vede avvicinare tre giovani, e si volta per non dargli le spalle. Nello stesso istante in cui si gira, essa si accorge che tutti e tre (appena maggiorenni), sono armati di coltelli.
I tre giovani le intimano di dargli il cellulare, l’orologio, i gioielli, ed i soldi. Martina però è un tipo combattivo, non ha un buon carattere, ed è molto impulsiva; nonostante sia spaventata non vuole cedere nulla e comincia ad indietreggiare. Ad un certo punto si accorge, che i tre ragazzi la guardano insistentemente e la loro attenzione si è spostata sulla sua bellezza ed il provocante modo in cui essa è vestita. Teme il peggio, tra se e se cresce la paura di essere violentata, non riesce più a parlare, si trova sola nel vicolo quasi con le spalle al muro, quando si apre la porta da cui essa era uscita e Roberto con fare indifferente si avvicina rapidamente e si frappone tra lei ed i tre delinquenti.
La prima manifestazione
Roberto è alto circa 190 cm e pesa oltre 100 kg ha una corporatura alla Schwarzenegger ed incute un certo timore, ma i giovani sono armati ed in tre e non hanno paura di lui. Improvvisamente Roberto chiede ai ragazzi se hanno qualche problema e poi gli dice anche, che è meglio per loro andare subito via da li (il tutto dando sempre le spalle a Martina). I tre giovani visibilmente stravolti e terrorizzati rinfoderano i coltelli e scappano senza voltarsi.
Martina è sbalordita e allo stesso tempo rassicurata, ma nel momento in cui lui si volta per chiederle se tutto va bene, lei si accorgerà che ha gli occhi completamente neri, non ha più ne cristallino ne pupilla, sono lucidi e surreali come quelli sempre raffigurati di un alieno grigio, ma mantengono comunque la forma umana.
Martina è impressionata, ma rimane comunque grata per l’accaduto, essa deciderà di essere indifferente nei confronti di ciò che ha visto e ringrazierà Roberto come non fosse successo nulla. Rientrano nel locale, lei prende la borsa e torneranno con le proprie macchine nelle proprie case.
Qualche giorno di silenzio
Il racconto e l’esperienza di MM continuano per mesi. Per qualche giorno i due non si cercano nemmeno in chat. Lei pensa all’accaduto e si ritrova attratta dall’uomo misterioso, meno lo vedrà di presenza meno lo vedrà come qualcosa di strano ed innaturale. M pensa sempre a lui, come un uomo formidabile, si sente sempre più coinvolta da esso, lo desidera anche sessualmente, ma allo stesso tempo pensa e ripensa a quegli occhi neri e si pone delle domande. MM vuole delle risposte alle sue domande, ma si sente confusa e frustrata, poi si rende conto che lui quella sera era molto distaccato, che nella serata passata insieme non aveva avuto alcun atteggiamento naturale e spontaneo. Non si era nemmeno minimamente mostrato attratto o desideroso nei suoi confronti.
Martina comincia a ricordare un Roberto assente durante le discussioni, come pensasse ad altro; le sue risate erano solo mimiche della bocca, non emettevano suoni e non si muovevano i muscoli facciali, era come una maschera, statica. Mentre lui parlava con lei, sembrava totalmente indifferente e schifato d’agli altri, quasi come se quell’ambiente fosse innaturale per lui. Si guardava intorno con sguardo di odio e superiorità.
Martina deciderà in seguito a riflessioni di re-incontrarlo e quindi lo chiama. Lui si mostra tentennante ad accettare e prima di farlo infatti, riprenderanno a chattare per qualche giorno. Quando lui si deciderà a re-incontrarla, Martina è ormai ossessionata da quest’uomo e non capisce il motivo dell’anomala attrazione sessuale ossessiva, che prova per Roberto.
Il secondo appuntamento
Al nuovo appuntamento Martina lo vuole provocare e vuole metterlo alla prova. M si veste ancora una volta in modo molto provocante, ed esce con lui con una sola macchina. Questa volta andranno in un altro locale dove si può ordinare cibo al banco del barman e mangiare.
Nel racconto e l’esperienza subentrano nuovi piccoli fattori. Durante la serata lui si mostra totalmente estraneo a quel ambiente, totalmente indifferente a lei, e continua a fare discorsi, che lasciano trasparire un suo senso di orridità. In particolar modo è schifato nei confronti di ciò che lo circonda, soprattutto verso gli uomini e le donne. Ordina una bistecca al sangue molto grande e si mette gli occhiali da sole per cenare; a quel punto comincerà a mangiare quella carne di manzo con evidente godimento anomalo e sorriderà con soddisfazione e coinvolgimento, come non faceva invece in tutte le altre cose.
Martina molto curiosa, gli chiede, perché indossa gli occhiali da sole per mangiare in un locale, che ha luci molto tenui; lui con fare indifferente senza darle alcun peso le risponde, che lei sa il perché. A questo punto lei dirà: forse lo so o forse no, ma mi piacerebbe sentirlo da te. A quel punto lui chiaramente infastidito, si gira, si toglie gli occhiali e le mostra ancora una volta gli occhi neri e lucidi. Si rimetterà gli occhiali e riprenderà a nutrirsi di carne come non fosse accaduto nulla.
Cominciano ad arrivare risposte, ma aprono a nuove domande
Martina capisce, che quello non è un uomo normale e che forse non lo è proprio, ma non ne ha paura, anche se dentro di se non capisce il perché. M continua a provare sempre più il desiderio di fare l’amore con Roberto; la serata non è lunga e mentre lui l’accompagna a casa, lei lo fa fermare e comincia a provocarlo in modo diretto… Martina racconterà che lui ha avuto una strana repulsione e che la allontana con una certa decisione. Poi dice che però le ha fatto le scuse e le ha detto che non vuole farle del male. Lei pensa a questo punto che siano scuse e che a lui non piacciano le donne, poi ripensa agli occhi e capisce che si tratta di altro.
Lui legge la mente
Come se Roberto le avesse letto la mente, comincia a descrivergli tutti i suoi pensieri e risponde a tutte le domande che lei si pone nella mente, prima che lei le possa formulare. A questo punto del racconto e l’esperienza di M, con una lucidità quasi allarmante, lei gli chiede: perché lui potrebbe farle del male e lui le risponde, che non è naturale andare con donne umane. Poi aggiunge anche, che può farlo, ma non prova nulla facendolo e che farebbe a lei soltanto un favore. Questo sarebbe contro natura poi dice e che facendolo gli avrebbe causato del male psicologico e non fisico. Lui comunque non gli avrebbe mai fatto male fisico, tranne se lei non lo avrebbe fatto arrabbiare. La serata si conclude dopo che lei in silenzio, sarà accompagnata a casa e lasciata sola.
Martina è sempre più frustrata; essa tenterà tutti gli approcci erotici e sessuali, per il tempo della strada, senza ottenere alcun risultato. quindi si infuria più volte e gli da un fortissimo schiaffo, esce dal’auto e lo lascia in asso, come si farebbe con un normalissimo uomo. Lei non si spiega ancora quell’attrazione e nemmeno il suo coraggio.
Passano alcuni giorni
Dopo qualche giorno Roberto si presenta alla sua porta. Il racconto e l’esperienza di MM riprendono il suo corso. Ed esordisce dicendole, che lui era stato poco cortese e che lei meritava una spiegazione e forse delle scuse. Con totale assenza di espressività Roberto le dice che quelli come lui non amano fare sesso con gli umani e che lo fanno raramente perché devono, però provano ribrezzo e non piacere, lo fanno per gli esseri umani e non per loro interesse. Essi in oltre mangiano quasi solo esclusivamente carne, hanno una corporatura molto massiccia e hanno bisogno di pochissimo allenamento per mantenerla (20 minuti alla settimana), il loro compito è di sorveglianza e controllo nei confronti dell’umanità.
A volte hanno anche il dovere di scegliere persone (non dice per cosa), loro sono tanti, tutti in giro come lui, ma non mostrano la loro vera identità a nessuno. Poi dice, che lui ha fatto delle eccezioni con lei e potrebbe avere problemi per questo, perché lei ha un carattere simile a loro. Martina è stata scelta, ma non è ancora pronta (non dice per cosa).
Poi aggiunge, che l’accontenterà ad avere ciò che vuole, un rapporto sessuale completo, ma che lei non può pretendere che lui provi qualcosa e si comporti normalmente, le spiega che, l’attrazione che lei ha per lui potrebbe essere lesiva e dannosa per lei stessa. Quindi le consiglia comunque che sarebbe meglio non vedersi più ed interrompere questo contatto. questo punto del racconto e l’esperienza, Martina però, è furiosa e lo mette alla porta e si chiude in casa senza dargli spiegazioni. Deciderà in seguito di attendere una nuova mossa da parte di Roberto.
Rabbia e frustrazione
Martina è come accecata da furia ed attrazione per Roberto. Quindi non sembra accorgersi o ricordarsi minimamente di ciò che lui gli ha detto, e parole le sono scivolate addosso, fino a quando non deciderà di raccontarlo a me. Parlandone con me comincerà a prendere coscienza e a ragionarci sopra. Infine, arrivando finalmente alla conclusione che Roberto non è umano o almeno lo è solo in parte.
Questo racconto e l’esperienza conseguente continuano… Dopo qualche giorno, lei ha organizzato una cena con colleghe di lavoro e amiche; Roberto sbuca all’improvviso dietro la porta di casa e pretende di entrare. Martina gli apre la porta e lo fa entrare in casa automaticamente. Senza salutarlo nemmeno, lo lascia solo all’ingresso di casa, lui la segue per casa ed aspetta che lei si fermi per dirgli ancora che gli spiace, gli ha portato una piantina per la casa e si mostra gentile. questi atteggiamenti non sembrano da lui e lo rendono più umano; poi d’un tratto comincia a parlare come se nulla fosse accaduto.
Martina reagisce violentemente e comincia ad urlare, gli intima di andarsene e di non farsi rivedere. Lui è palesemente scosso, cambia repentinamente espressione e diventa violento, la prende di forza e la scaraventa su una sedia al centro della cucina, costringendola a stare seduta senza muoversi. Comincia a parlare in tono minaccioso e a girargli in cerchio, così rapidamente da non consentirle di alzarsi e rispondergli. Lei è talmente terrorizzata da non ascoltare nemmeno ciò che lui dice e si concentra su ciò che invece accade.
Poteri psico-cinetici
Adesso il racconto e l’esperienza prendono una nuova piega imprevista. Improvvisamente i mattoni dove lui cammina cominciano a frantumarsi, si spaccano come fossero sotto il peso di diversi quintali, lei prova a dirgli di fermarsi e di ragionare, teme di fare una brutta fine, quando, improvvisamente lui si blocca, come se ritornasse in se stesso scosso dai pensieri di M, la guarda per qualche istante, si rende conto di averla terrorizzata e decide di andar via. Prima di andarsene però, la guarda un ultima volta, guarda il muro della cucina e Martina vede spaccare le mattonelle dove lui posa lo sguardo, poi le mostra il solito sguardo nero e lucido, ed esce dalla porta di casa, sparendo per qualche giorno.
Lei, stupidamente lo richiamerà per dirgli, che vuole sistemata la casa e che vuole ripagata i danni che lui ha fatto, poi vuole anche che lui prenda una decisione sul loro rapporto. Vuole sapere se ha intensione di frequentarla o meno, oppure di sparire per sempre dalla sua vita. Lui manda gli operai per riparare i danni fatti a casa di lei.
Improvvisante e senza poter essere rintracciata in alcun modo, lei interromperà i contatti con tutti gli amici per quasi un mese.
Dopo un mese
Questo racconto e l’esperienza di M riprendono dopo poco tempo. Dopo circa un mese ricevo un messaggio in cui mi dice che hanno ripreso a vedersi con Roberto, che lei è cambiata e non è più la stessa persona (si sente dentro profondamente triste e sola). Non ha bisogno di nessun amico o affetto tranne che di quest’essere (così lo ha definito) con cui ha deciso di provare una nuova relazione. Non definisce tale relazione in alcun modo canonico, come se non ci fosse affetto, sentimento, desideri, nulla di nulla, solo dipendenza e schiavitù. Ella sa che non trarrà amore ne piacere (se non fisico e temporaneo), ma che trarrà soltanto sofferenza mentale o forse peggio, ha deciso di lasciare tutto della sua vecchia vita per questo essere.
L’isolamento
Nasceranno liti telefoniche o in chat con tutti suoi amici, me incluso, uno dopo l’altro allontana tutti, chi non subisce l’allontanamento, come nel mio caso, l’allontanerà idi conseguenza. Poi interrompe definitivamente i contatti con il mondo esterno e sparisce dalla circolazione definitivamente, forse ha anche cambiato casa e città, non escludo anche il lavoro, almeno temporaneamente.
Durante una delle nostre conversazioni online con tanto di webcam, microfono ecc. mentre parlavamo di questo Roberto e di questa storia (a cui non credevo affatto), Martina mi mandò delle foto di questo ragazzo e mi fece costatare effettivamente, che la descrizione da lei fatta calzava a pennello.
Ovviamente non aveva gli occhi neri e lucidi, ma effettivamente presentava una strana e rara anomalia, che consiste in una unione tra iride e pupilla (almeno apparente), dovuta ad un’eguale colore nero profondo di entrambe le parti oculari e ad una stranissima mancanza di rifrazione delle stesse, questi infatti sottoposti a luce, l’assorbono totalmente.
La presentazione
Il racconto e l’esperienza si infittiscono ulteriormente. Durante una chat, me lo presentò in collegamento a distanza e conferimmo tutti e tre insieme. La cosa molto strana era, che questi sapeva molte cose di me, di cui non avevo mai parlato con Martina e tanto meno con altre persone. Questa cosa, mi meravigliò non poco e mi diede anche se per qualche minuto una sorta di sensazione di trasparenza e di essere indifeso, infatti sembrava che lui prevenisse le mie domande e mi rispondeva effettivamente, prima ancora che le finissi di formulare o le iniziassi a pensare, quasi come se mi leggesse la mente.
In quella stessa chat, Martina, prima del collegamento con Roberto, mi disse che lui sapeva di me molto più di quanto potevo immaginare e che lei non doveva parlare di ciò che sapeva su di esso. Poteva solo parlarne con me, io infatti avrei saputo come comportarmi. La cosa mi turbo giusto un pochino, ma mi lascio comunque scettico fino a quando non potei costatare direttamente il quanto concretamente sapeva di me.
Molti dubbi
Purtroppo la repentina interruzione del contatto di Martina con me ed altre persone, a fatto nascere non pochi sospetti. Lo strano modo di fare di Martina e del suo amico (umano, alieno, fenomeno paranormale o posseduto che fosse) con me e con altri amici, era losco, soprattutto dopo avermi fatto l’ultima parte del racconto e l’esperienza della cucina. Il modo di gestire alcune pagine web (di cui era founder o amministratore), ed alcune sue stranezze che non posso discutere in questa sede, rendevano la stessa Martina, un personaggio ambiguo e sospetto.
Conclusione
Tutti questi fattori ed altri, fanno sospettare a me ed altri ex amici, che ci fosse sotto una qualche truffa, un esempio è il numero di cellulare dato a molti, che in realtà era inesistente. Molti appuntamenti tra amici non sono mai stati portati a termine. Non si capisce però,. se fosse una truffa, ai danni di chi era indirizzata.
Una cosa però, durante le mie riflessioni, mi ha lasciato perplesso più di ogni altra; la persona descritta e poi da me vista in foto (chiunque o qualsiasi cosa fosse), ed alcuni particolari eventi del racconto, coincidono moltissimo con le descrizioni di alieni fatte da T (il cui articolo pubblicherò a breve in in questo sito e che risale ad un paio di mesi dopo la storia di M), ma in cui sono contenuti fatti di anni precedenti a questo racconto.
A questo racconto e l’esperienza di M, si aggiunsero successivamente altre storie. Alla prima pubblicazione di questo articolo seguirono una serie di problemi, minacce ecc… nonché fatti strani e contatti di terze persone, che raccontavano episodi assurdi, ma documentati e avvistamenti e sogni incredibili, che poi nel tempo, scoprì essere collegati ai personaggi di questo racconto, direttamente o indirettamente, tra questi un’altra modella in questo caso italiana, una bellissima ragazza che aveva percezioni e visioni, ed altri strani personaggi del mondo della moda e della medicina. Vedi anche il caso di T.
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