VASMIR: Variable Specific Impulse Rocket Magnetoplasma
Il VASMIR è un propulsore per razzi spaziali di nuova generazione. Lo scienziato Franklin Chang- Diaz suo ideatore (ex Astronauta ed ingegnere per a NASA), cominciò a lavorarci nel lontano 1977 e lo ha portato allo sviluppo fino ad oggi (2010). Nel 2013 è previsto per il motore Vasmir un test di lancio verso la stazione spaziale internazionale ISS o da essa, lancio avvenuto con successo di un vettore che è ancora ad oggi 2021 attivo. Questo se funzionante a pieno regime, e se funzionante in modo sicuro, potrebbe raggiungere Marte in circa 40 giorni, il tutto avvenne con successo. Se consideriamo che con la tecnologia a combustibili fossili, una nave impiegherebbe circa 9 mesi per raggiungerlo, come diceva Cesare “il dado e tratto” e stiamo andando verso un florido futuro spaziale.
Viaggiare nello spazio
A portare avanti il progetto è la “Ad Astra Rocket Company”, che da pochi mesi (2010) ha testato a terra il propulsore con eccellenti risultati. Mentre l’esplorazione stellare sembra ancora utopica, quella interplanetaria fa un passo da gigante, infatti la propulsione al plasma, diminuirà a lungo andare i costi della stessa esplorazione spaziale. Essa abbatterà i consumi di risorse naturali chimiche/fossili usate come combustibili, migliorerà la vita di eventuali esploratori spaziali, creando maggiori spazi abitabili o per altre risorse utili per la missione, al posto degli enormi spazi attualmente usati per il trasporto di combustibile. In oltre il plasma è ”virtualmente” infinito, quindi non ci sarebbe limite di autonomia delle missioni, se non per via della distanza dal Sole e delle stesse limitazioni umane. Fatto di per se trascurabile per missioni automatizzate o di semplice trasporto.
Il motore VASMIR
Il motore VASIMIR in scala per i test a terra ha una potenza effettiva di 201kW, il suo funzionamento semplificato al massimo, consiste nel riscaldamento degli atomi per espellere poi plasma. Esso è composto da tre parti principali magnetiche, la prima riscalda gli atomi di gas come l’Argon, la seconda raggiunti i 50000 gradi celsius, si attiva ed energizza le particelle atomiche riscaldate con onde elettromagnetiche, che portano il plasma alla temperatura di un 1000000 di gradi celsius; la terza parte infine converte in energia cinetica l’energia plasmatica. Il tutto contenuto in potentissimi magneti che fungono da contenimento come nei reattori nucleari sperimentali, che vengono studiati in tutto il mondo: Germania, Giappone e francia sono alcuni esempi. E’ ovvio che il tutto ha dei rischi e renderebbe il fattore sicurezza sempre più importante nelle missioni spaziali.
Una piccola parentesi; ricordate il film Spiderman 2 ed il dottor Octopus? Diciamo che: questo propulsore ed i reattori nucleari di nuova generazione somigliano molto al lavoro del dottor Octopus del film, speriamo però che la reazione atomica sia più controllata di quella del film. Oggi al 2021, sembra che la Cina sia all’avanguardia in questo settore rispetto a tutti gli altri.
Il potenziale del VASMIR
Il progetto finale se così lo si può definire, dovrebbe avere una potenza di 20mW sufficiente per viaggi nella parte interna del sistema solare. Mentre dovrebbe effettivamente avere potenza maggiore ad i 200mW se lo si volesse usare per l’esplorazione della parte esterna del nostro sistema. Questa divergenza di potenza è necessaria perché: il propellente del motore verrebbe prelevato dagli Ioni del sole sparsi nello spazio, questo almeno in teoria necessiterebbe maggiore potenza man mano si allontana da esso, poichè più lontani si va dal Sole maggiore è la dispersione ionica.
Come tutti i progetti anche questo ha i suoi limiti, ma c’è da dire quanto sia importante il fatto, che se le missioni partissero direttamente dallo spazio, praticamente non sarebbe più necessario l’uso di propellenti fossili. Chissà che i progetti spaziali di cui tanto si parla negli ultimi anni, tanto avveniristici quanto fantascientifici, non possano realizzarsi portando un gradino più avanti l’uomo nello spazio e nella sua evoluzione. In effetti dopo pochi anni da questo articolo, si è cominciato a parlare del motore impossibile, di curvatura, di salti iperspaziali e microonde.
Ricordiamoci anche che se si costruisse un vettore in modo automatizzato direttamente in orbita, tutto diventerebbe a portata di mano. La NASA da anni parla di creare delle strutture robotizzate orbitali capaci di assemblare autonomamente le navi spaziali in cantieri appositamente costruiti da robot sempre più grandi, comandati da terra o automatizzati. Mentre oggi i concorrenti spaziali privati si fanno una concorrenza spietata, anche superiore a quella delle stesse Agenzie spaziali.
L’importanza del costruire e far partire dal di fuori dell’orbita terrestre
Proviamo ad immaginare la catena di montaggio per i vettori di una missione. Dalla fase di progettazione alla sua partenza: un ascensore spaziale o dei vettori suborbitali (magari con tecnologia antigravitazionale), porterebbero materiali e robot costruttori in orbita. Questi man mano assemblerebbero robot automatizzati sempre più grandi, fino ad arrivare a quelli capaci di costruire astronavi (in un cantiere da loro stessi costruito). A quel punto un astronave pronta al collaudo aspetterebbe l’equipaggio per il suo lancio post test primari.
Le spese sarebbero ridotte rispetto ai progetti attuali. Inoltre niente propellente per sconfiggere la gravitàe rischi ridotti per equipaggio e costruttori. Inoltre l’inquinamento atmosferico sarebbe zero, rapidità di costruzione migliore rispetto ad ora, capacità di costruzione esponenzialmente più precisa e sicura ecc.. Sarebbe davvero grandioso, forse il motore VASMIR è un passo più grande di quanto sembri. Certo il motore antigravitazionale di per se sarebbe forse un passo ancor più grande, ma per ora accontentiamoci di questo.
Articolo di Gabriele Lombardo del 2010
Note dell’autore: L’articolo è stato leggermente modificato rispetto a quello del 2010 per essere più logico e fruibile. Ad oggi il motore sperimentale VASMIR è ancora in funzione. Il nuovo motore perfezionato è in fase di collaudo alla NASA. Esso potrebbe aver subito però radicali modifiche ed essere diventato un ibrido. Questa ibridazione potrebbe esser stata fatta per quello che un giorno potrebbe essere il salto verso i viaggi interstellari. Il motore impossibile, che consente di viaggiare a curvatura come in Star Trek o di fare salti iperspaziali come in Star Wars, potrebbe essere il futuro o lo strumento per l’ibridazione.
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