L’incredibile storia dell’addotto e contattista italiano Luciano Galli

La storia di Luciano Galli ci giunge grazie al CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), sezione fiorentina, e a un articolo del 1962 sulla Domenica del Corriere firmato da Renato Albanese. Galli, un modesto meccanico riparatore di biciclette di Bologna, viveva nei pressi della vivace via Castiglione. Il giornalista si era interessato a lui su segnalazione del console Alberto Perego, un vero pioniere dell’ufologia italiana. Renato Albanese lo descrisse con queste parole: “Piuttosto minuto, non dimostra l’età che ha; il suo viso, incorniciato da occhiali da miope, esprime una certa aria stupita e fanciullesca. È un timido e si scusa sempre quando parla… un operaio umile che lavora con la fiamma ossidrica nel suo piccolo laboratorio vicino a casa”.

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Luciano Galli.

Galli raccontò al giornalista di aver assistito a un evento incredibile, affermando di essere pronto a giurare sull’autenticità della sua esperienza davanti ai propri figli. Ecco cosa accadde:

Era il 7 luglio 1957 (o forse 1959, non ricorda bene), quando, verso le 14:30, Galli uscì di casa dopo il pranzo, indossando la sua tradizionale tuta blu da lavoro. Si stava dirigendo, come ogni giorno, alla sua officina in Vicolo delle Dame. All’imbocco della viuzza, una Fiat 1100 nera gli si accostò. Ne scese un uomo alto, di carnagione scura, con un viso regolare e occhi e capelli nerissimi. Il suo volto ispirava una profonda bontà e indossava un doppiopetto grigio, camicia e cravatta, parlando un italiano fluente. Al volante c’era un altro individuo, vestito di un grigio chiarissimo, con baffi e lineamenti delicati, che rimase in silenzio.

Galli ricordava di averlo notato in precedenti occasioni, come se lo seguisse; ma questa volta l’uomo lo invitò a seguirlo in auto, assicurandogli che non avrebbe corso alcun pericolo. Così, i tre salirono in auto, che si diresse verso la periferia di Bologna, entrando nel quartiere di San Ruffillo e imboccando una strada campestre in direzione della ripida collina conosciuta come “Cresta Croara”, a 5-6 km dalla città.

L’inizio dell’avventura di Luciano Galli

Fermata l’auto sul crinale, scesero in un’area nota come “Buca del Prete Santo”, circondata da un verde pianoro. Qui, ad attenderli, si trovava un disco volante di 15 metri di diametro, sospeso a due metri da terra e di un grigio lucente. Dal disco si aprì un cilindro, dal quale a sua volta uscì un portello che consentì ai tre di entrare. Due lampi accecanti simili a flash esplosero in faccia a Luciano, ma i suoi accompagnatori lo rassicurarono, dicendo di averlo fotografato.

Galli descrisse la cabina di pilotaggio del velivolo come spaziosa e rotonda, piena di strumenti e pannelli con vari tipi di lancette. C’erano sportelli e i sedili sembravano fissati al suolo. Al centro del pavimento, una finestra rotonda di un metro di diametro permetteva di osservare la Terra, che appariva sempre più lontana. Inizialmente sembrava simile a quella vista dagli aerei, ma quando entrarono in una zona buia, assomigliava alla Luna, e poi a Venere o Marte.

Sorpreso nel rendersi conto di trovarsi di fronte a extraterrestri, Galli fu colpito dal fatto che il comandante parlava un perfetto italiano. La spiegazione fu semplice: “Ho usato un ottimo metodo”.

L’astronave madre desritta da Luciano Galli

Poco dopo, entrarono in una gigantesca nave madre dalla forma di dirigibile e lunga circa 600 metri, che emanava una luce fosforescente, come illuminata da fari invisibili. A poppa si trovavano sei portelloni, da cui entravano ed uscivano dischi volanti. Questi portelloni erano divisi in tre piani e consentivano l’accesso a immensi hangar, che Galli stimò potessero contenere una cinquantina di dischi volanti. Accanto ai velivoli, c’era un gran movimento di uomini e donne, tutti vestiti con tute di plastica luccicante o materiale setoso. Si scambiavano sorrisi e le donne, bellissime e amichevoli, sembravano non suscitare i classici desideri umani.

Galli chiese al suo accompagnatore da dove provenissero, ricevendo la risposta in perfetto italiano: “Proveniamo da quel pianeta che gli umani chiamano Venere”. Ricordò di essere entrato in un grande atrio, simile a una biblioteca immensa, e poi in un’altra sala comandi. Qui notò uno strano emblema: un triangolo che racchiudeva la Terra, decorato con due rami di rose, pieni di spine, incrociati dentro e fuori dal pianeta. Un simbolo, gli fu confidato, delle contraddizioni e delle sfide che incombono su un mondo così splendido.

Uno strano evento di 40 anni dopo

Quarant’anni dopo, lo stesso simbolo sarebbe stato avvistato sulla pancia di un velivolo triangolare che sorvolava lentamente la cittadina di Woodville, nel Rhode Island, ma con due fulmini al posto dei rami di rose, forse un simbolo del Pianeta Venere su cui forti tesmpeste acide sferzano la superficie, oppure un altro mondo a noi vicino?.

Dopo l’escursione, Galli fu riportato nella navetta, dove gli fu offerto da bere e da fumare, prima di tornare alla Cresta della Croara. Alle 17:30 era già di ritorno a casa. Questi ultimi eventi mi lasciano molto perplesso, anche più dell’evento in se.

La conferma di Eugenio Siracusa

È curioso notare che il famoso contattista siciliano Eugenio Siragusa affermò di aver avvistato Galli sulla “Luna Nera” poco prima che gli astronauti americani conquistassero la Luna nel 1969. Secondo Siragusa, la Luna Nera non deve essere confusa con quella astrologica, ma sarebbe un’enorme e bellissima città-satellite in orbita tra la Luna e Venere (informazione molto discutibile di chi non conosce l’astronomia), un gigantesco satellite che regola la distanza della Luna dalla Terra (questo presunto corpo spaiale non è mai stato confermato e quindi ufficialment enon esiste), evitando un possibile impatto.

Conclusioni

Considerando gli anni di attività dei due contattisti, possiamo dedurre che l’esperienza degli anni ’50 non fu l’unica escursione extraterrestre per Luciano Galli, anche se tutte discutibili, così come per molte di quelle di Siragusa. Possiamo dire che sicuramente entrmabi se furono realmente presi, la prima volta furono semplicmeente addotti, seppur in modo più soft degli attuali testimoni ed abbiano poi raccontato storie contattistiche poco credibili e senza alcuna prova. Per quanto io non credo che ci sia vita su Venere, almeno in superficie, ci sono evidenze in altri luogi del Ssitema solare che invece vanno contro corrente, ti invito quindi a leggere questo io articolo: L’acqua nel sistema solare e le implicazioni sulla vita

A seguire il video con Luciano Galli che racconta la storia in TV.

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Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

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