L’antica ed incredibile Tenochtitlán simile ad Aztlan
Tenochtitlán (da non confondere con Teotihuacan) è stata una delle più grandi città della storia dell’antichità e deve essere stata ai suoi tempi qualcosa di incredibile e spettacolare da vedere. È stata fondata dal popolo messicano degli Aztechi nel 1325 d.C. Secondo la leggenda, il popolo ebbe la visione di un’aquila che mangia un serpente su un cactus e, credendo che sia un segno degli dei, fondarono Tenochtitlán sul posto.
Nel tempo, la città si è sviluppata per diventare la capitale dell’intero Impero Azteco, che si è formata da un’alleanza di tre città-stato: Tenochtitlán, Tetzcoco e Tlacopan. Tre potenti e grandi insediamenti che contavano risorse, spazi, popolazione, guerrieri e lavoratori.
Tenochtitlán è stata costruita su un’isola e diverse isole artificiali più piccole vicino alla costa occidentale del lago Texcoco, la sua pianta mi ricorda certamente quella descritta da Platone nel Timeo e nel Crizia, dove ad un isola centrale, l’immensa città di Atlantide si estendeva intorno a cerchi concentrici. Ma data la datazione e la stima del complesso cittadino, non si può ipotizzare che essa fosse l’antica Aztlan o se preferite Atlantide, ma potrebbe essere una città che si è ispirata ad essa per svariati motivi.
La città disponeva di marciapiedi e canali per l’accesso e circa 200.000 o più persone ci vivevano al suo culmine, rendendola oltre che una delle più grandi città del mondo dell’epoca, anche una delle più popolose. Essa deteneva il primato di città più grande e popolosa delle Americhe precolombiane. Gli acquadotti rifornivano la città di acqua e c’era un grande mercato che attirava migliaia di persone ogni giorno. C’erano anche zoo, acquari, palazzi e templi piramidali, il più importante Tempio era la sede del Sindaco ovvero del capo della città, essoera dedicato agli dei Huitzilopochtli e Tlaloc.
I conquistadores e Tenochtitlán
Quando gli spagnoli videro Tenochtitlán per la prima volta, molti di loro si chiesero se stavano sognando in quanto a bellezza, grandezza ed organizzazione non aveva eguali in Europa. Secondo il conquistatore spagnolo Bernal Díaz del Castillo (c. 1492 – 1584):
“Quando abbiamo visto tante città e città costruite sull’acqua e altre grandi città sulla terra ferma, ci siamo sorpresi e abbiamo detto che era come gli incantesimi del libro di Amadis per le grandi torri, gli indizi e gli edifici che sorgevano dall’acqua e tutti costruiti in muratura. E alcuni dei nostri soldati si sono perfino chiesti se le cose che abbiamo visto non fossero un sogno… Non so come descriverle, le cose come le abbiamo viste noi, che non erano mai state udite o viste prima, nemmeno sognate. “
A parte il linguaggio di altri tempi e probabilmente una non eccellente traduzione, il tutto risulta comunque comprensibile e ci da il giusto senso di meraviglia e grandezza che provarono i conquistadores.
Nel 1521 gli spagnoli assediarono Tenochtitlán e l’imperatore azteco Cuauhtémoc tentò di fuggire, ma fu catturato da Hernán Cortés e poi torturato. Le suole dei piedi sono state bruciate sui carbone ardenti nella speranza che rivelasse la posizione di grandi quantità d’oro e che non provasse più a fuggire. Ma Cuauhtémoc non rivela nulla e quattro anni dopo fu impiccato perchè ormai ritenuto inutile. Era l’ultimo imperatore azteco.
I conquistadores ebbero la meglio sui molto più numerosi Aztechi e sui famigerati Guerrieri Aquila, ma entrarono nella storia come criminali che uccisero e torturano si stima in tutto il Sud e centro america almeno 40.000.000 di nativi in nome della chiesa, della corona spagnola e della sete d’oro.
Conclusioni
Gran parte di Tenochtitlán venne distrutta e il lago con il tempo è stato infine prosciugato. Il sito è quello dove ota sorge Città del Messico. Gran parte della capitale moderna è costruita prprio su quel bacino prosciugaro ed un tempo rigoglioso e stupefacente. Di quelle antiche vestigia oggi c’è ben poco, anche se qualcosa di importante è arrivato ai nostri giorni. Come al solito l’Europa ha portato morte e distruzione, distrutto meraviglie e cancellato le tracce di un passato rigoglioso e fiero. Ma qualcosa delle culture del passato ci arriva sempre r imane sempre quel minimo sufficiente a farci ricordare il nostro passato e quello di cui siamo stati e siamo capaci.
Seppur ad oggi il Governo e il re di Spagna non hanno ancora chiesto eprdono a Messico, Perù ed altri Paesi delle Americhe, La chiesa seppur a denti stretti lo ha fatto. I motivi per cui la ricerca di nuove terre ed oro portarono alla folle corsa all’eldorato non sono comprensibili, al contrario tutte le radici delle grandi culture sud americane ci ricordano un passato ancora più antico e in gran parte perduto, in cui l’uomo costruiva intere città sull’acqua, viveva in comunità ricche e forti ele persone erano al centro del mondo spirituale e culturale.
Il ricordo ed il retaggio di Atlantite, sono forse arrivati a noi in più modi e più nomi, ma con forza ed a volte anche dettagli, che però non sono riconoscibili agli occhi di tutti. Vi voglio salutare con una domanda, che pone un quesito fuori dal suo cannonico posto, è se Atlantite, ovvero Aztlan, non fosse una vera città esistita, ma piuttosto un modo di vivere e costruire le città del passato?
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