Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan

Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan

Nell’elevata valle dell’Indo in Pakistan, troverai alcuni strani petroglifi tra i più intricati e diversificati del mondo. Nello specifico, spiccano gli antichi glifi Shatial lungo la Karakorum Highway nella regione del Gilgit-Baltistan.

1689152695011 Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Area Geografica pakistana con riferimento alla zona del Gilgit-Baltistan.

Risalenti all’età della pietra, questi glifi adornano rocce e massi, estendendosi per oltre 100 chilometri. Questi straordinari scritti e disegni, che abbracciano varie lingue, religioni e simbolismo di popoli risalenti a 10.000 anni fa, sembrano confusi, rimescolati ed incisi alla rinfusa, ma non è così.

Essi si trovano ad affrontare le potenziali minacce derivanti dai moderni progetti idroelettrici pianificati nella valle dell’Indo. La zona è stupenda anche a livello naturalistico con paesaggi mozzafiato, ma è poco conosciuta a livello turistico e rappresenta un’arteria commerciale e quindi di importanza strategica per il Pakistan.

428705523_319916507729537_4185527496695964562_n Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Glifi Shatial lungo la Karakorum Highway nella regione del Gilgit-Baltistan.

I petroglifi della strada di Karakorum, situati lungo uno dei più affascinanti e storicamente significativi percorsi montani del mondo, sono un tesoro inestimabile di arte rupestre che racconta storie di antiche civiltà, credenze e tradizioni. Questo luogo, non per le sue incisiboni, ma per posizione, difficoltà di raggiungimento, bellezza e significato sacro per i popoli antichi, ricorda molto la Val Camonica in Italia ed altri luoghi simili.

Questi enigmatici simboli scolpiti nella roccia si trovano in una delle regioni più remote e incantevoli del Pakistan, ricca tra l’altro di deliziosi laghi, precisamente nella provincia di Gilgit-Baltistan, al confine con la Cina. Qeuste aree ricche di glifi però ricordano molto altri luoghi ed altre incisioni del Piantea, per esempio il Rock Art Rench in Arizona.

La strada di Karakorum, che si snoda attraverso paesaggi mozzafiato, è un’opera ingegneristica straordinaria che congiunge Pakistan e Cina. Tuttavia, oltre alla sua importanza logistica e commerciale, questa via presenta anche una ricca eredità culturale e storica, e i petroglifi sono testimoni silenziosi di storie secolari, che spesso devono ancora essere interpretate o storicamente collocate.

istockphoto-620373456-612x612-1 Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Petroglifi sulla riva del fiume Indo, Karakorum, Gilgit-Baltistan.

Origini e Storia degli Strani Petroglifi

I petroglifi di Gilgit-Baltistan risalgono a epoche diverse, coprendo un vasto arco temporale che va dal periodo preistorico fino all’era storica. Si stima che alcune incisioni possano risalire a più di 10.000 anni fa, rendendole tra le testimonianze più antiche della creatività umana nella regione.

Queste incisioni sono state realizzate da diverse culture, inclusi i nomadi che abitavano queste terre e le popolazioni stanziali che si trasferivano lungo le vie commerciali, cosa che accadeva comunemente in tempi antichi. Vedi anche “La civiltà olocenica e la nascita delle culture post glaciali”.

Una delle aree più significative per la presenza di petroglifi è quella di Hunza, dove le rocce sono decorate con centinaia di immagini che raffigurano animali, figure umane e simboli misteriosi. Si ritiene che queste incisioni avessero valenze rituali e spirituali, ma anche pratiche, come segnali per i viaggiatori e indicazioni per le comunità locali. La stessa cosa che potrebbe anche esser presente al tempio turco di Gobekli Tepe.

Caratteristiche e Simbolismo

I petroglifi della strada di Karakorum si distinguono per la loro varietà e complessità. Le immagini scolpite includono figure di animali, come cervi, orsi, bufali e yak, che erano importanti per le popolazioni locali sia come fonti di sostentamento che come simboli di potere e fertilità.

Alcuni petroglifi rappresentano anche guerrieri, danzatori e scene di vita quotidiana, offrendo uno spaccato della società e della cultura di epoche passate. Questo avviene pressochè in tutti i luoghi sacri ricchi di incisioni rupestri, dove le antiche culture si recavano o passavano per compiere le loro gesta e i loro rituali e lasciare incise le loro testimonianze.

1613213004-indyguide-1613213004972 Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Una delle rocce della zona di Gilgit-Baltistan più famose al mondo.

Le incisioni sono state realizzate attraverso tecniche varie, tra cui la percussione e l’abrasione, e si trovano su superfici di roccia che vanno da pareti verticali a ciottoli e massi. Anche lo stato di conservazione varia, con alcune immagini ben conservate e altre che mostrano segni di erosione a causa degli agenti atmosferici e dell’usura nel tempo.

All’intenro di queste sene sono presenti alcuni enormi glifi che però lasciano seri dubbi sul loro siginificato reale, lasciando spazio alla fantasia di orchestrare scenari alternativi e legarli quindi alla teoria degli antichi astronauti e a quella degli Dei Alieni. Siamo infatti davanti a gigantesche figure templari contenneti gli dei che sembrano volare circondate da miriadi di scintille e fulmini, a piramidi e forme non presenti in loco ed altre stranezze.

9687962651_bcb569bc21_b Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Rappresentazioni di Santi con aura spirituale/mistica o esseri superiori dentro le loro astronavi o capsule?

Significato Culturale

Per le popolazioni locali, i petroglifi non sono soltanto opere d’arte, ma anche parte integrante della loro identità culturale. Essi rappresentano un legame con gli antenati e sono visti come custodi di storie e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Speriamo quindi che non ci possano essere in futuro cambi radicali di politica e cultura come in Afghanistan dove si passò dalla sacralità di alcuni luoghi buddisti ed induisti alla loro distruzione a cannonate e mitraglaite.

Le incisioni sono ad oggi per fortuna oggetto di rispetto e venerazione, e in molte comunità esistono credenze che collegano questi luoghi a spiriti e forze della natura. Questo mi ricorda ancora di più il legame anche esoterico e degli antichi visitatori che ritroviamo in altre aree ricche di incisioni rupestri.

In tempi moderni, le incisioni rupestri attirano studiosi, archeologi e turisti, diventando un ponte tra passato e presente,che deve ancora darci molte risposte. La loro scoperta e studio hanno contribuito a far luce sulle vite e le credenze di coloro che abitavano queste terre, lasciando però aperte quelle leggende e quei miti che ci portano a una storia parallela, spesso oscura e misfrattata dall’archeologia accademica.

Minacce e Conservazione

Nonostante il loro valore inestimabile, i petroglifi della strada di Karakorum sono minacciati da diversi fattori. L’erosione naturale contro cui possiamo fare ben poco, l’inquinamento e le attività umane, tra cui l’urbanizzazione e il turismo incontrollato, che al momento è ancora contennuto, mettono a rischio la loro conservazione. È fondamentale implementare misure di protezione e sensibilizzazione per garantire che queste opere d’arte antiche possano essere preservate per le future generazioni.

Negli ultimi anni, ci sono stati sforzi per catalogare e studiare questi petroglifi, avviando progetti di conservazione e sensibilizzazione nelle comunità locali. Tuttavia, è essenziale che le autorità locali e internazionali collaborino per garantire una protezione adeguata e sostenibile di questo patrimonio culturale. Cosa però che rischia di non avvenire mai per un amoltitudine di fattori più politici e religiosi che di altro genere.

the-glacial-lake-of-batura-1024x557 Strani Petroglifi della strada di Karakorum nel Pakistan
Gilgit-Baltistan.

Conclusione

I petroglifi di Gilgit-Baltistan costituiscono una finestra sul passato e sui miti, un legame tangibile con le storie e leggende locali, le credenze e le vite di antiche civiltà. Essi ci invitano a riflettere sulla nostra storia condivisa e sulla continua evoluzione delle culture umane, ma anche su i misteri del passato e di visite di entità superiori divinizzate.

La loro salvaguardia non è solo una questione di protezione del patrimonio, ma un passo fondamentale per preservare l’identità culturale delle popolazioni che abitano queste regioni montuose ed anche di tentare di ricordare di più del nostro passato culturale più spirituale e misterico.

La bellezza dei paesaggi circostanti, unita a questo straordinario retaggio artistico, rende la strada di Karakorum un luogo magico e ricco di significato, che merita di rimanere comè e non di trasformarsi in luogo di passaggio strategico commerciale a discapito di natura, storia e arte. La sua esplorazione offre un viaggio non solo attraverso la geografia, ma anche attraverso le profondità della storia e della cultura umana, del mito e dell’antica spritualità e di una natura davvero spettacolare.

Promuovere la consapevolezza e la conservazione di questi petroglifi significa investire nel futuro di un patrimonio che appartiene a tutti noi. Vedi anche Una civiltà scomparsa di 30000 anni.

Share this content:

Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

Commento all'articolo

You May Have Missed