Re Artù e la leggendaria Excalibur, la spada nella roccia

Spada di san Galgano

La leggenda di Re Artù e della sua potente spada, Excalibur, ha incantato generazioni con storie di valore, cavalleria e potere mistico. Nel regno della tradizione arturiana, la spada della dama del lago rappresenta sia il diritto divino del Re a governare sia le straordinarie qualità, che ci si aspetta da un vero cavaliere, secondo quella che è la convenzione cavalleresca.

La storia di Re Artù

Ci sono diverse versioni nel ciclo arturiano di questa storia. Una vuole che l’a spada’arma venisse consegnata ad Arturius dalla Dama del Lago e che rappresentase un legame ultraterreno con la madre terra. Un’altra tradizione vuole che il Re, fosse in realtà un cavaliere romano dell’impero, ribellatosi ad esso alla fine della presenza imperiale sul vallo che separa la britannia dalla scozia regno dei pitti e che un’allenza con Merlino, druido di queste tribù scozzesi lo abbia aiutato a diventare il signore della Britannia e della Scozia.

Secondo un’altra storia che sostiene che fosse un uomo molto alto e corpulento, egli avrebbe combattuto contro un giganteper aiutare il cugino Culhwch a ottenere la mano di Olwen, figlia del colossale uomo Ysbaddaden Pencawr. Quiesta sarebbe una delle numerose imprese di Arturius Pendragon, sulle sue vere origini ci sono molte diatribe, infatti secondo la tradizione medioevale era di famiglia gallese e il suo nome significherebbe condottiero della Guerra, il suo scopo era cacciare e respingere l’invasione sassone che come sappiamo finì per avere la meglio.

Poi c’è la storia secondo cui egli era un gigante di 230 cm dalle incredibili capacità, ma la versione più diffusa e conosciuta è quella della spada nella roccia. Secondo la leggenda, essa era incastonata in una roccia, in attesa del degno individuo che potesse estrarla. Molti cavalieri ci provarono e fallirono, ma fu il giovane Arturius, destinato a diventare il futuro re, a estrarre senza sforzo l’a spada’arma dal suo fodero roccioso. Questa straordinaria impresa confermò la sua legittima pretesa al trono e segnò l’inizio del suo regno leggendario.

Fu però lo scrittore francese Chrétien de Troyes del XII secolo, che aggiunse alla storia precedente il personaggio di Lancillotto e la romanticità legata ad esso, nonché la presenza del Santo Graal e della figura del Pasifal di Wagner, meglio conosciuto come Parsival, fu quindi egli a dare inizio al genere del romanzo arturiano che divenne poi un importante filone della letteratura medievale.

Altre leggende legano il personaggio di arturius a Stonehange ed ai cerchi di pietre e naturalemente a dolmen e menhir e tutte le costruzioni megalitiche del Regno Unito. Inoltre sono legate alla storeia di Avalon, l’isola magica che merita un approfondimento a se. Vi invito a leggere anche questo articolo: Cerchi di pietre: astronomia antica e centri spirituali

king-arthur-excalibur-sword-1024x538 Re Artù e la leggendaria Excalibur, la spada nella roccia
Grafica ottenuta con IA.

L’arma della Dama del Lago

Ma la spada di Re Arturius non era un arma normale. Si diceva che possedesse proprietà soprannaturali, garantendo a chi lo impugnava un’immensa forza e invincibilità in battaglia, ma non rendeva immortali. La lama è stata realizzata con straordinaria maestria e adornata con incantesimi, rendendola un’arma di significato sia fisico che spirituale, ineffetti in tutti i cicli arturiani era un dono magico, questo viene accentuato da letteratura moderna, film e serie TV..

excalibur-legendary-weapon-1024x574 Re Artù e la leggendaria Excalibur, la spada nella roccia
Grafica ottenuta con IA.

Mentre la posizione esatta e il destino del Re e della sua arma rimangono avvolti nel mistero, la spada è diventata un simbolo duraturo della leggenda arturiana e l’ideale del nobile cavaliere. Alcuni racconti suggeriscono che Excalibur sia stato restituito alla Signora del Lago, da cui il Leggendario Re l’aveva ricevuta, mentre altri parlano della spada sepolta con il grande re gigante dopo la sua battaglia finale.

Secondo la tradizione moderna, essa sarebbe sepolta da qualche parte in un rudere eclesiastico del Regno Unito, che il suo corpo è ben nascosto e custodito e se esaminato potrebbe addirittura svelare un misero ancora più grande e spiegare quindi la sua giganticità, che però non risulta esser mensionato negli sritti storici.

La leggenda arturiana, colma di magia ha ispirato innumerevoli opere letterarie, film e opere d’arte nel corso della storia, tra cui anche satire comiche come quella di Super Fantozzi. Il suo fascino duraturo risiede nella sua rappresentazione dei nobili ideali di cavalleria, giustizia e ricerca dell’armonia personale e sociale. La spada continua a catturare l’immaginazione delle persone in tutto il mondo, simboleggiando la ricerca della verità, dell’onore e della grandezza.

arthurian-mythology-sword-1024x574 Re Artù e la leggendaria Excalibur, la spada nella roccia
Grafica ottenuta con IA.

Se la storia della spada sia basata su un manufatto storico o puramente una creazione del folklore e della mitologia bretone e britannica è una domanda che rimane senza risposta, ma forse una risposta c’è e ve la concederò a fine articolo. La leggenda arturiana e della sua straordinaria spada ha trasceso il tempo ed è diventata un potente simbolo di eroismo, virtù e potere duraturo del mito.

Conclusioni

In conclusione, la leggenda di Re Artù, continua ad affascinare il pubblico, stimolando l’immaginazione e ispirando storie di cavalieri, missioni e il perseguimento di nobili ideali. Indipendentemente dalla sua veridicità storica mai comprovata o forse no, l’eredità di Excalibur resiste come testimonianza del potere duraturo della narrazione e del desiderio umano di narrazioni eroiche che trascendono il tempo.

san-galgano Re Artù e la leggendaria Excalibur, la spada nella roccia
Abbazia di san Galgano, Siena, Toscana.

Ma c’è un ma, esiste realmente una spada nella roccia a cui la leggenda possa essersi ispirata e si trova in Italia, si trova nell’Eremo di Montesiepi in Toscana, provicnia di Siena ed è chiamata la spada di san Galgano, non a caso, Galcano è uno dei cavalieri della Tavola rotonda ed uno dei più fidati combattenti del Re arturiano.

D’altra parte la zona è ricca di leggende legate ad un passato di cui asppiamo poco, a tal proposito, vi invito a leggere questo articolo: Doggerland: un’antica terra scomparsa e una cultura dimenticata dalla storia presente nei miti

Share this content:

Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

Commento all'articolo

You May Have Missed