Il recupero di un UFO vicino alla piramide di Snefru?
Molti anni addietro si parlava del recupero di un UFO in territorio Egiziano ad opera d Forze speciali Isrtaeliane sotto la piramide romboidale di Snefru. Questa notizia non è mai stata confermata, ma voglio comunue raccontarvi questa sotira e accennare a quella che potrebbe forse essere una indiretta conferma di questo evento.
Secondo quanto raccontato da Jean Pierre (alcune fonti parlano di Petit, altre di Jourde o Jorde, ma su entrambi non si trova nulla che li collega all’evento, probabilmente un errore all’origine, ha modificato il cognome dell’autore), un ricercatore francese sui fenomeni UFO, nel 1978 forze egiziane e israeliane si scontrarono senza essere in guerra e che il Mondo sapesse, si trattò di uno scontro mirato e con uno scopo preciso. Si trattava del recupero e possesso di tecnoologia aliena.
Sepolto sotto la Piramide di Snefru
Un disco volante extraterestre vecchio di migliai di anni era sepolto nel deserto nella vicina piramide di Snefru, dove erano in corso molti scavi ed una spedizione israeliana. La notizia sarebbe stata riportata anche dal quotidiano californiano “La Nación” ed anche da altre testate giornalistiche che avrebbero dato visibilità mondiale alla vicenda in tutti e due i continenti americani e in Spagna, anche se, trovare traccia di ciò è divenuto praticamente impossibile.
La piramide di Snefru, nel Dashur, non era stata studiata a fondo poiché si trovava in una ristretta area militare top secret egiziana in seguito alla pace siglata qualche anno prima, dopo la guerra del Kippur, venne quindi studiata meticolosamente negli anni a seguire e tutt’ora racchiude molti misteri. Tuttavia, nell’ambito della politica di cooperazione tra i governi egiziano e israeliano, il Presidente Anwar al-Sadat, in uno scatto di generosità, aveva permesso ad un gruppo di archeologi israeliani di scavare a nord della piramide di Snefru.
Chi erano questi archeologi? Si trattava di una decina o dozzina di esperti egittologi, ma come spesso avviene, questi riferivano all’occorrenza quello che di importante potevano osservare, in pratica spiavano gli scavi e non solo quelli.
La storia dell’UFO archeologico
A metà del Febbraio 1978, durante un sopralluogo fotografico, uno strano incidente che ricorda molto le scene filmografiche di Indiana Jones proprio su territorio egizio, fa aprire un’apertura nel terreno profonda almeno 15 metri, in fondo alla voragine lateralmente nella caverna sottostante, trovarono sepolto un disco di circa 120 cm di diametro, appoggiato su un treppiede (non è chiaro se il treppiede era solo un sostegno o parte dell’oggetto), il cui spessore aumentava avvicinandosi al centro e che in totale raggiungeva un’altezza di 3 metri.
Analizzando la descrizione dell’UFO mi viene da pensare che il disco fosse poggiato con il fianco sui tre piedi, messo quindi su un sostegno che lo teneva con il sopra ed il sotto ai lati. La sua superficie era liscia ed il materiale metallico lucido, sembrava non essere affatto rovinato dal tempo, come se non si potesse ossidare o danneggiare.
All’interno della grotta (anche qui il racconto non è chiaro, non si capisce se si intende grotta naturale o scavo sotterraneo ma grezzo) che lo conteneva, non furono trovati idoli o strumenti degli antichi egizi, ma tavole (tavole in che senso, legname, qualcosa di scritto o altro? Le tavole si sarebbero erose al contatto con l’aria) e apparecchiature elettroniche in perfette condizioni.
L’organizzazione dell’operazione segreta
Data l’entità della scoperta, i ricercatori, dopo aver scattato numerose foto, coprirono l’oggetto con un telo e proseguirono gli scavi, facendo finta di nulla in attesa di istruzioni dopo aver comunicato al Governo israeliano del ritrovamento.
Le foto arrivarono al Ministero della Difesa israeliano che fece riunire un consiglio militare segreto lo “Zahal”, che decise, che l’oggetto, doveva essere recuperato immediatamente ed a qualsiasi costo e che doveva essere portato nel paese. A tale scopo fu organizzata un’operazione segretissima, che erroneamente alcuni ricercatori ufologici pensarono fosse l’operazione “Entebbe” in cui: un Commando di militari scelti si sarebbe infiltrato di nascosto in territorio egiziano ed avrebbe raggiunto il sito del dispositivo, invece il luogo e la data di questa operazione erano completamente differenti. In realtà la vera operazione è storicamente accertata, avvenne proprio nella città africana di Entebbe e non in Egitto, ed un paio di anni prima.
L’operazione di recupero di un UFO “Operazione piramide di Dashur”
L’operazione, pianificata frettolosamente ma meticolosamente, si sarebbe svolta il primo marzo e avrebbe previsto anche l’uso della forza, se necessario. All’operazione parteciparono tre aerei da trasporto Hercules C-130 E che trasportavano un ospedale da campo, quattro jeep e cento soldati delle forze speciali. Fu utilizzato inoltre un Hercules C-130 H che trasportava un camion enorme e potente in grado di caricare l’UFO e trasportarlo senza problemi. Infine, per coprire l’area e garantire il successo, partecipò all’operazione un intero squadrone di caccia intercettori F4.
Alle 13:00 gli Hercules arrivarono come previsto nella zona degli scavi, sbarcarono il mezzo, gli uomini e le attrezzature e diedero il via al recupero. Gli egiziani a loro volta, sospettando che stesse accadendo qualcosa di importante, pur senza comprendere appieno l’importanza dell’operazione, avevano inviato nella zona un piccolo contingente militare dalla vicina base segreta.
Mentre gli israeliani non si aspettavano visite egiziane così presto, le truppe egizie, non si aspettavano invece una simile reazione, infatti gli piombò addosso il fuoco dei mortai e dalle forze speciali israeliane. La battaglia ebbe un risvolto strano, infatti le soverchianti forze egiziane ebbero la peggio con molti morti, non si aspettavano uno scontro e furono presi totalmente alla sprovvista, inoltre non erano preparati alcombattimento, tanto meno con forze speciali di gran lunga maggiormente addestrate e certamente veterane.
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La fuga precipitosa
Quando il convoglio era pronto alla fuga con l’oggetto carico sopra, abbandonarono la zona, quel quarto d’ora di battaglia e di ritardo non gli aveva causato alcun problema, nello scontro sembra che infine erano rimasti uccisi 11 membri del commando israeliano ed un numero imprecisato di soldati egiziani, forse oltre cento.
Il convoglio continuò il suo viaggio sotto continue incursioni, lasciando rapidamente la zona della piramide di Snefru, all’alba c’erano ancora 800 chilometri di deserto del Sinai da attraversare ed il carburante iniziava a scarseggiare. Dovette intervenire quindi un quinto aereo da trasporto Hercules che portò rifornimenti e pezzi di ricambio consentendo al convoglio di giungere a destinazione (Questa parte del racconto sembra ancora meno credibile della prima).
Secondo Jorde gli israeliani sostenevano che occorreva mantenere il segreto sull’oggetto e sul suo contenuto poiché con quella tecnologia avrebbero sviluppato armi di straordinaria potenza e si sarebbero avvantaggiati dal punto di vista tecnologico. Questa affermazione è molto logica, ma non provabile, esattamente come al momento, tutto il resto del racconto.
[Nota dell’autore] A seguire la dichiarazione di Bob Lazar originale… Più avanti trovi il video completo con le mie spiegazioni e i sottotitoli in italiano.
La dichiarazione di Bob Lazar
Qualche giorno addietro, durante una intervista di Robert Lazar, ad una domanda precisa, risponde che uno dei 9 UFO custoditi negli USA era stato trovato in uno scavo archeologico ed era davvero molto antico, in perfette condizioni e funzionante. Faceva forse riferimento a quello dell’evento appena narrato, non sarebbe strano ch eper accordi, gli Israeliani avessero consegnato subito o dopo qualche anno di studio l’oggetto all’alleato USA. Ma questa è un’altra storia.
Vedi anche questo video sullo stesso argomento:
[Note dell’Autore] Vorrei anche annunciarvi, che nei prossimi giorni uscirà un altro video, che parla di Bob Lazar e di un’altro importante fattore, questa volta scientifico, confermato già dal 2003-2004 e riconfermato nel 2014, ma che molti non tengono in considerazione.
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