Grande Zimbabwe: il mistero della città africana di pietra

Il Grande Zimbabwe rappresenta una testimonianza delle antiche civiltà africane, che un tempo prosperavano nel continente, alcune vecchiemolte migliaia di anni e ormai scomparse nel nulla.

Questa enigmatica città di pietra, situata nell’attuale Zimbabwe, continua ad affascinare archeologi e storici con la sua grandezza e i suoi misteri ed una complessità che non dovrebbe appartenergli secondol’archeologia accademica.

Le origini e lo scopo della costruzione il Grande Zimbabwe, hanno suscitato molti dibattiti e speculazioni. La città, costruita tra l’XI e il XV secolo, presenta imponenti strutture in pietra, tra cui mura possenti e precise e strutture elaborate, che ricordano i templi di Malta. L’intricata architettura è di per sé una meraviglia, composta da blocchi di pietra accuratamente accatastati senza malta, che mettono in mostra le capacità ingegneristiche dei suoi costruttori.

african-stone-city-great-zimbabwe-1024x574 Grande Zimbabwe: il mistero della città africana di pietra
Grande Zimbabwe in una illustrazione in IA.

Il Mistero del Grande Zimbabwe

Uno dei misteri duraturi della struttura Zimbabwese è il suo scopo, nessuno ad oggi lo ha ancora capito. L’assenza di documenti scritti dalla civiltà che l’ha costruita si aggiunge all’intrigo. Alcune teorie suggeriscono che fosse un centro di potere politico, un centro commerciale o un sito religioso e spirituale, in pratica le varie ipotesi spaziano pressoche su tutto. La mancanza di prove conclusive invita ovviamente alla speculazione e alimenta l’immaginazione, permettendoci di riflettere sul significato e sull’eredità di questa antica città di pietra.

Personalmente sono convinto che possa essere semplicemente una fortezza, possibilmente di una casta o addirittura di un popolo arrivato fino a quei luoghi remoti da altrove, con la necessità di proteggersi dagli indigeni e dagli animali selvatici.

Il Grande Zimbabwe ha anche un’importanza culturale e simbolica. I suoi iconici muri e strutture in pietra rappresentano un legame con il passato ancestrale con qualcosa che però non c’è ancora pervenuto e fungono da legame tangibile con il ricco patrimonio della regione, così dicono le guide turistiche e i testi ch ene parlano, io personalmente continuo a non essere d’accordo.

great-zimbabwe-foto-PBS-1024x468-1 Grande Zimbabwe: il mistero della città africana di pietra
Grande Zimbabwe.

Simbologia nella pietra

Le intricate opere in pietra e i motivi decorativi trovati nel sito raffigurano vari simboli, tra cui uccelli, figure umane e motivi geometrici, offrendo scorci sull’espressione artistica e culturale delle persone che un tempo abitavano questa straordinaria città. Ma cosa ancor più straordinaria a mio avviso è la somiglianza del tipo di decorazione figurativa con quella di Gobekli Tepe in turchia, la cui forma templare ricorda come detto prima i templi ctoni di Malta.

Esplorare questa incredibile opera archietottonica africana, offre una finestra sulle società complesse e sofisticate che fiorirono nell’antica Africa medioevale. La posizione strategica della città lungo le rotte commerciali suggerisce il suo ruolo nel commercio e negli scambi regionali, a mio avviso ricorda molto il ruolo delle Maggioni templari. La sua posizione di centro culturale ed economico ha probabilmente facilitato le interazioni tra diverse comunità e favorito lo sviluppo di sistemi sociali, politici ed economici.

mysterious-ruins-of-great-zimbabwe-1024x574 Grande Zimbabwe: il mistero della città africana di pietra
Grande Zimbabwe in una illustrazione in IA.

Conclusioni

Preservare e studiare il Grande Zimbabwe è fondamentale per comprendere la ricca storia e il patrimonio del continente. Ci ricorda le straordinarie conquiste delle antiche civiltà africane e il loro contributo all’arazzo storico culturale della civiltà umana. Svelando i misteri del Grande Zimbabwe, otterremo informazioni sull’ingegnosità, la resilienza del posto e la creatività delle persone, che un tempo chiamavano questo posto casa o più probabilmente rifugio. I misteri che circondano il Grande Zimbabwe continuano ad affascinare ricercatori e visitatori, ispirando ulteriori esplorazioni e indagini approfondite.

Ti può interessare anche la Grande Biblioteca di Alessandria

Mentre approfondiamo i suoi segreti archeologici e storici, scopriamo frammenti di un passato dimenticato, che forse in gran parte è perduto per sempre, così facendo dipingiamo un’immagine vivida di un’antica culutura africana o forse addirittura di una civiltà, che prosperò in una terra di pietra e sogni, oggi arida e semi abbandonata. Il Grande Zimbabwe serve a ricordare, che la storia dell’Africa è un arazzo intessuto di culture diverse e per noi spesso sconosciute i cui risultati monumentali e le meraviglie enigmatiche, che aspettano di essere scoperte e celebrate, non sono meno interessanti di quelle del resto del Mondo, ma ancora meno conosciute.

Share this content:

Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

Commento all'articolo

You May Have Missed