Incontri ravvicinati e connessione con animali mutilati (MAM)
In questo articolo parleremo del fenomeno degli incontri ravvicinati e del collegamento con quello MAM, ovvero di animali mutilati in modo misterioso e metodico. In particolar modo prenderemo spunto e citeremo alcune parti del libro di Greg Bishop “Projeckt Beta The Story Paul Bennewitz, National Security, and the Creation of a Modern UFO myth”.
L’investigazione di Bennewitz sul fenomeno MAM e di altri fenomeni legati agli UFO e gli extraterrestri inizia con una telefonata ad un distretto di polizia negli USA.
Il 6 maggio 1980 presso l’ufficio di polizia di Cimarron in New Mexico viene ricevuta una strana telefonata. Una signora agitata e terrorizzata parla di strani uomini che girano nei campi, ma soprattutto di strane luci in movimento, che terrorizzavano le mucche facendole scappare ed ammassare impaurite sulla recinzione.
La signora Myrna Hansen chiede quindi aiuto agli agenti per l’evento che sembra essere accaduto la notte precedente, ovvero il 5 maggio dello stesso anno.
L’inizio della storia
Agli incontri ravvicinati, spesso si accomunano scene simili all’omonimo film “Incontri ravvicinati del III Tipo”, ma non sempre le cose sono così idilliache e pacifiche.
Al contrario di quel che si pensa normalmente, spesso, questi incontri finiscono male, sia per il bestiame che in alcuni casi persino per gli uomini. Alcune volte gli animali vengono trovati dissanguati e senza alcune parti del corpo. Lo stesso accade anche nei più rari casi umani. Queste vittime spesso vengono trovate a km di distanza nelle condizioni più assurde. Alcune volte vengono ritrovate sopra gli alberi, sui tralicci, sui tetti delle case, ecc..
Ovviamente nella maggior parte dei casi, queste ultime cose non avvengono. Invece, i capi di bestiame vengono ritrovati semplicemente lontani dal luogo di sparizione. Magari in terreni dei vicini e con le caratteristiche tipiche del fenomeno.
Nel 1967, l’allevatore Harry King di Amalosa, in Colorado, denuncia il ritrovamento del suo cavallo purosangue “Lady” che era sparito in circostanze strane. Trovò il suo cavallo ridotto a carcassa, su una mesa vicina. L’animale sembrava essere stato deliberatamente ucciso. Vediamo qualche dettaglio del primo caso ufficiale di fenomeno MAM.
“La gola era tagliata e parte della pelle sulla testa e sul collo era stata rimossa. Mancavano anche il cervello e lo stomaco. Il taglio delle ferite è circolare, intorno al corpo c’è una sostanza, che ha bruciato la sua pelle quando è venuta al suo contatto, il resto è solo un mistero. Nel tentativo di dare un senso all’atto senza spiegazione, King ha collegato la scomparsa e la morte di Lady con misteriose luci galleggianti, che sono state viste nella zona. Doveva essere l’inizio di un’era inquieta.”
Il coinvolgimento dell’FBI
Quando il fenomeno si diffuse in tutto l’Occidente degli Stati Uniti nei primi anni ’70, L’FBI è stata coinvolta nelle indagini in diversi stati. L’uccisione e la mutilazione del bestiame non era specificamente un crimine federale, quindi già la cosa era strana in se, ma divenne ancora più strana, man mano che le indagini raccoglievano prove ed i casi aumentavano.
Nel Minnesota, l’Agente Don Flickinger del Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms ha studiato la possibilità che queste mutilazioni erano fatte da cultori satanici. Egli ricevette minacce di morte ed atti intimidatori del tipo la porta principale di casa imbrattata di sangue; strano che proprio l’FBI non trovò mai i colpevoli.
Nel mentre, centinaia e poi migliaia di rapporti continuano ad inondare l’Agenzia dal Colorado, Minnesota, Nebraska, Kansas, Oklahoma, Wyoming, South Dakota, Montana, Texas e New Mexico. A seguire alcune foto dell’FBI delle indagini dell’epoca.
La testimone dei fenomeni
Alcuni casi di MAM erano identificazioni errate di morti per cause naturali, ma un certo numero di casi fa convincere le forze dell’ordine che un gruppo organizzato e ben finanziato ne era responsabile.
Le mutilazioni erano semplicemente troppo difficili da eseguire in segreto, senza accesso a strumenti chirurgici precisi e costosi e senza attrezzature pesanti che avrebbero potuto sollevare le carcasse degli animali per farle cadere in aree remote. Inoltre il tutto senza lasciare impronte o altre prove sul terreno.
Le indagini non arrivarono mai a vere e proprie conclusioni, almeno ufficialmente. Molti ufologi furono attratti da questo fenomeno e finirono per indagarlo e per scriverci interi volumi. Tra tutti i ricercatori, emerge Paul Bennewitz, che elabora la sua tesi tra incontri ravvicinati e fenomeno delle Mutilazioni metodiche animali.
Il ricercatore Bennewitz effettua il suo primo collegamento tra i due fenomeni nel maggio del 1980. Questo collegamento si innesca con l’incontro con Myrna Hansen e gli eventi che l’hanno colpita.
Gli Agenti di polizia che furono testimoni
Già nell’estate del 1975, Gabriel Valdez, Agente di pattuglia autostradale nell’estremo angolo nord-occidentale dello stato, stava indagando alcuni casi di luci volanti anomale e misteriose. Queste luci notturne sembravano connesse a tutti i macabri omicidi di bestiame che gli venivano segnalati. Ciò aveva provocato un crescente disagio in quella remota comunità di mandriani.
Valdez è stato decorato con il premio Ufficiale dell’anno. Egli era considerato un membro tenace ed esperto della legge e della comunità. Aveva una buona reputazione e una personalità estroversa, ed era molto stimato tra i locali.
“In risposta al crescente panico tra gli allevatori, interviene persino l’ex Apollo 17, l’astronauta (e poi senatore del New Mexico) Harrison Schmitt. Egli aveva effettuato un incontro con le forze dell’ordine, esperti veterinari e altri interessati per le parti a decidere su una linea di condotta. All’inizio del 1979, il rivolo di chiamate in panico e lettere all’ufficio del senatore Schmitt erano diventate un torrente.”
Panico tra gli allevatori
Il panico si diffondeva tra gli allevatori di tutto il Paese. In particolar modo negli Stati Uniti occidentali, dove le perdite subite erano tante, si comincia a parlare sempre più di mutilazoni del bestiame. Come molti altri luoghi, anche a Dulce e New Mexico il bestiame spariva per riapparire mutilato. Manuel Gomez per esempio trovava animali separati dalla sua mandria senza spiegazione e ne trovo alcuni lasciati mutilati e morti nel suo campo. In un caso a non più di cento metri da casa sua, cosa che lo preoccupava non poco. Il bestiame spesso presentava la rimozione dei suoi organi vitali, ed erano quasi completamente drenati dal sangue.
Gli scettici si affrettarono a sottolineare che gli organi interni erano le prime cose che i predatori avrebbero mangiato. La precisione chirurgica dei tagli nella pelle degli animali non era però spiegabile in questo modo. Questo scetticismo appariva superficiale ed ottuso e negava le apparenze dei fatti.
La teoria dei predatori
“Gli allevatori e gli inquirenti della polizia non furono immediatamente d’accordo con gli “esperti”. I predatori non drenerebbero il sangue dai bovini morti, né lo farebbero attaccando il bestiame vicino a qualsiasi abitazione umana o dopo proverebbero a trascinarlo lì.”
“L’agente Valdez e gli allevatori non avevano mai trovato cani o altri predatori vicino alle carcasse. Non avevano mai rinvenuto nemmeno tracce umane attorno agli animali mutilati. Occasionalmente sono stati trovati segni che sarebbero stati lasciati da piccoli trattori di tipo Caterpillar. Furono invece ritrovate strane sostanze in polvere biancastra e ancora più stranamente, in un caso, pezzi di carta strappati e sgualciti.”
“Significativamente, fu trovato altro ancora, come: una maschera antigas, qualcosa che sembrava essere una specie di dispositivo di misurazione e un campo coperto da ciò che si rivelò essere polvere radar riflettente, vicino alle mutilazioni.”
“In alcuni casi questa polvere è stata effettivamente trovata inserita nella bocca di una mucca morta. Molti dei capi di bestiame trovati da Gomez in altri ranch mostravano segni di legatura a una zampa posteriore, indicando che erano stati sollevati con una corda o un cavo e lasciati cadere dove sono stati trovati. Un’abbondanza di ossa rotte rafforzò questa ipotesi. I predatori si sono rifiutati di avvicinarsi alle carcasse. Queste a volte sono state così gravemente avvelenate che erano disseminate di insetti morti.”
Quelle luci furtive nei campi
L’Agente Valdez di pattuglia insieme ad altri, riesce in un caso a mettere le spalle al muro questi oggetti brillanti e luminosi che si aggirano nei campi degli allevamenti. Questo avviene mentre in effetti essi effettuano un vero e proprio avvistamento UFO. c’era la nebbia e si erano accorti di luci furtive che giravano in un campo, decidono quindi di scendere per controllare, un poco come nel caso di Pier Fortunato Zanfretta.
La zona in oggetto era grande quanto un campo da calcio, i poliziotti riescono a circondarne una ed avvicinarsi molto ad essa. Ciò che vedono è una luce brillante ed arancione sospesa a mezz’aria. Non appena la luce fu obbligata in un angolo, essa sparì dissolvendosi in pochi istanti. In pratica si smaterializzava. Ma sentiamo direttamente il racconto:
“La notte senza luna nascondeva l’oggetto che fluttuava appena sopra le loro teste come dice Valdez, <un suono come un piccolo motore del tosaerba>. Questo atteggiamento questa volta non era quello tipico, ma era accompagnato da suoni lamentosi.
Solitamente a questi fenomeni, sono associati dei ronzii non identificati, luci volanti furtive o imbarcazioni, almeno che gli <alieni> intorno a Dulce non usassero motori a gas che emettono suoni come quando si innesta la marcia bassa di un auto.
Altri avvistamenti di UFO nella vicinanza alle strane morti di animali, non erano così facili da spiegare. Ma in molti dei crimini erano presenti segni che indicavano l’essere stati progettati da una vera e propria forza terrena.”
L’Esperimento di Burgess
Tra i tanti che si interessarono agli eventi di quel periodo, uno scienziato in pensione del Sandia Labs era fortemente interessato alla questione delle mutilazioni animali e aveva escogitato un esperimento semplice ma geniale. La notte del 5 luglio 1975, il Dr. Howard Burgess, insieme all’Agente Gabe Valdez e a Manuel Gomez, fece incanalare e scorrere circa 100 capi di bestiame attraverso un percorso obbligato, una specie di scivolo di compressione.
I tre avevano luci con più lunghezze d’onda. Lo scopo delle luci era vedere se specifici animali erano stati contrassegnati sulla loro pelle. Servivano anche per verificare se gli animali erano stati alterati. Tutto questo fu fatto per rilevare se si fosse presentato qualche particolare nell’epidermide e nel pelo degli animali prima e dopo eventuali mutilazioni. Indipendentemente che sia sotto la luce e al di fuori dello spettro visibile, se c’era qualcosa sarebbe apparso.
Rimandiamo al prossimo articolo i dettagli dell’esperimento, altrimenti qui rischiamo di prolungarci troppo.
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