L’UNOOSA all’ONU annuncia chi ci rappresenterà in caso di contatto alieno? No!
L’Unoosa avrebbe un rappresentante ONU, che in caso di contatto aliena ci rappresenterà? NO! Ma vediamo di approfondire la cosa. Mentre le testate giornalistiche oltre oceano e quelle di tutto il resto del mondo, di conseguenza giocano a ping pong con affermazioni e smentite, contro eminenti personaggi di potere degli USA come l’ex capo della Cia John Ratcliffe e l’ex Presidente USA Barack Obama, il mondo attende ormai trepidante, ma non troppo, la data del 25 giugno, data in cui qualcuno che rappresenta il Governo, dovrà andare al Congresso a riferire ai rappresentanti del Popolo americano.
Qualcuno crede alla prossima disclosure, altri come me no o comunque credono in una limitata divulgazione di informazione con scopi precisi, che ho abbondantemente scritto nei precedenti articoli. Qualcuno al solito, nella stampa italiana scherza, come fosse argomento stupido, ponendo la domanda “gli alieni stanno arrivando? Nell’attesa di una risposta”guardiamo alle cose serie. Beata l’ignoranza che fa sorridere su tutto permettendo alle persone di vivere senza consapevolezza alcuna.
La dottoressa Mazlan Othman
Mentre qualcuno ancora ironizza ed altri cominciano ad improvvisarsi giornalisti esperti di ufologia, senza nemmeno aver letto mai nulla sull’argomento, all’Onu se ne prepara l’eventuale accoglienza. Ma sarà vero? Molti giornali e network televisivi italiani che improvvisano notizie senza sapere nemmeno cosa e dove cercare, sostengono che:
La dottoressa Mazlan Othman, un’astrofisica malese, già da parecchi anni, ha infatti l’incarico di rappresentare l’umanità nel caso eventuale di un incontro con una civiltà aliena o con lo sbarco extraterrestre sul nostro Mondo.
Alcuni giornali parlano di notizia importante “di quelle non sparate sulla prima pagina di giornali dai titoli eclatanti, come The National Enquirer”. Come invece precisa la “Gazzetta del Mezzogiorno” “tratta, al contrario, dell’annuncio riportato dal serissimo ed accreditato quotidiano britannico Telegraph.”. Ma siamo sicuri di ques’ultima affermazione?
Mentre la scena è presa dalla disclosure e dal nuovo acronimo UAP
“il ministero degli Affari spaziali, che fa capo alle Nazioni unite (Unoosa), frutto di un Trattato sullo spazio aliene, con la loro sterilizzazione. Insomma, la Guerra dei Mondi di Herbert George Wells divenuta realtà.” aliene, con la loro sterilizzazione. Insomma, la Guerra dei Mondi di Herbert George Wells divenuta realtà.”
Non scriverò le testate che hanno pubblicato questa notizia, ma sono in Italia davvero tante…
La verità direttamente dalla fonte
Scusate se mi viene da ridere. Ma andiamo avanti. In realtà non è affatto così, la notizia di un rappresentante all’ONU per i contatti con gli alieni e l’assegnazione alla candidata Othman risale al 2010 e fu smentita immediatamente dalla stessa UNOOSA. La fonte di tale notizia falsa erau n noto network britannico. A seguire vi riporto la smentita pubblica.
“MILANO – «Questa storia è senza senso». Il portavoce delle Nazioni Unite, Jamshid Gaziyev, ha smentito che l’Onu, tramite la sua agenzia Unoosa (il poco noto Ufficio per gli affari dello spazio extra-atmosferico, con sede a Vienna), starebbe per nominare «l’ambasciatore della Terra» nel caso di contatti con entità extraterrestri. La notizia era stata riportata domenica scorsa dai giornali britannici, che avevano indicato anche il prescelto: l’astrofisica malese Mazlan Othman, 58 anni, attuale capo dell’Unoosa.
UNOOSA – «Il mandato dell’Unoosa è definito dall’assemblea generale dell’Onu», ha specificato Gaziyev, «e non ci sono piani per cambiarlo». Secondo notizie di stampa britanniche, Othman a una conferenza della Royal Society in Inghilterra avrebbe dovuto illustrare i vantaggi della nomina di un «ambasciatore della Terra». «Nella conferenza la signora Othman illustrerà invece i problemi dei detriti spaziali, degli asteroidi potenzialmente pericolosi e il coordinamento per l’uso delle tecnologie spaziali nell’ambito delle Nazioni Unite», ha chiarito il portavoce Onu.”
Corriere della Sera
Cosa disse realmente la scienziata
La scienziata che ha realmente partecipato al Congresso internazionale all’ONU per l’UNOOSA, in cui le si attesta la dichiarazione, secondo cui lei rappresenterebbe l’umanità in un contatto alieno, ha detto la seguente cosa:
“La continua ricerca di comunicazioni extraterrestri ci lascia sperare che un giorno l’umanità riceverà segnali dagli alieni”, è convinta la Othman: “Quando succederà dovremo avere in piedi una risposta coordinata che tenga conto della delicatezza del soggetto: l’Onu è una struttura già pronta per mettere in piedi questo meccanismo”.
Queste sono le uniche parole spese da lei e da chiunque altro all’UNOOSA in quell’occasione, li finisce la storia, infatti lei era al Congresso per parlare esclusivamente di detriti spaziali ed inquinamento dell’alta atmosfera e dello spazio intorno al nostro pianeta. Di qui ad avere una carica rappresentante, con il consenso di tutte le nazioni dell’ONU ce ne vuole.
Giornalismo senza ricerche ed improvvisato
Ora molti siti, canali YouTube ecc., stanno riportando nuovamente la notizia cambiando la data, convinti di avere uno scoop tra le mani, magari affidandosi ad un agenzia della RAI, ancora presente in rete, sempre del 2010, in cui la stessa rete nazionale era caduta nel trabocchetto mediatico della falsa notizia.
Ma tutti questi cacciatori di scoop ma incompetenti, si ritroveranno con una magra figura, tranne nel caso in cui l’UNOOSA abbia smentito il tutto per un ordine superiore, mentendo spudoratamente. Siamo quindi davanti ad una bufala.
In caso contrario, se L’Agenzia Onu ha mentito, saremmo davanti a notizie riportate in malafede da parte di blogger e giornalisti per fare uno scoop senza nessuna fonte seria ed affidabile alle spalle. Io di certo mi rifaccio alle fonti ufficiali, ma se hanno mentito, non ho cosa fare. In ogni caso, eccoci qui stavolta nel ruolo, di chi deve smentire e non autenticare una notizia su UFO ed alieni, l’onestà, che sia intellettuale o meno, per me, viene sempre prima di tutto.
Vedi anche: La finta disclosure voluta dall’establishment
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